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Variante alla statale 12
In 300 scrivono a Zaia

Una passata manifestazione di protesta per la Statale 12
Una passata manifestazione di protesta per la Statale 12
Una passata manifestazione di protesta per la Statale 12
Una passata manifestazione di protesta per la Statale 12

In trecento hanno scritto al presidente della Regione Luca Zaia e a tutti i parlamentari veronesi per chiedere che venga realizzata la variante alla Statale 12, ma anche per esprimere la loro rabbia nei confronti di chi sinora, secondo loro, non ha fatto nulla per questo e preannunciare azioni volte al risarcimento dei danni subiti dalla popolazione a causa del traffico.

A promuovere questa iniziativa era stato il comitato «Beghelli», che da decenni si batte per la variante, il quale ha avviato una campagna di raccolta firme a sostegno di due missive dai toni piuttosto decisi.

La prima lettera è stata firmata da 289 persone, per la maggior parte residenti a Buttapietra ma con presenze anche dei Comuni vicini attraversati dalla Statale.

«I sottoscritti cittadini esprimono la loro incontenibile rabbia verso l'amministrazione regionale di Zaia, colpevole di gravissimi danni arrecati ai 60mila abitanti di Verona Sud inquinati dalla Statale 12», è la prima fase del testo inviato al presidente della Regione, alla Giunta e all'intero Consiglio regionale. A suscitare la collera è il fatto che la Regione aveva prima approvato il finanziamento del progetto esecutivo della variante per poi invece tornare sui suoi passi.

«Comunichiamo il nostro profondo disgusto», continua la lettera, «nel constatare che, mentre tagliava il milione di euro necessario per il progetto della variante, la Regione Veneto finanziava opere stradali meno urgenti e, persino, il Palariso di Isola della Scala».

Per questo motivo viene chiesto ai consiglieri di intervenire in Regione e agli avvocati veronesi di farsi avanti per patrocinare cause legali per il risarcimento dei danni alla salute e alle proprietà subiti dai cittadini che abitano lungo l'arteria.

Non meno forte è poi il contenuto della lettera inviata da 321 cittadini ai parlamentari veronesi.

Una lettera nella quale viene chiesto loro di «smetterla di girare la testa da un'altra parte» e di darsi da fare. Ovvero, di lavorare perché «venga superato l'ostacolo Tosi».

Secondo i sottoscrittori il sindaco cittadino del comune di Verona ha sempre osteggiato il ribaltamento del casello autostradale di Verona Sud, sul quale dovrebbe sfociare la variante e di attivarsi affinché l'Anas crei autonomamente la variante.

«Ciò che importa adesso», continua la missiva, «è che non ci lasciate ancora sommersi da un enorme traffico stradale con effetti per noi cancerogeni».

Per questo, con la lettera si chiede ai parlamentari di farsi portavoci «dei problemi dei cittadini di Verona Sud» e di approvare al più presto una normativa che introduca la possibilità di attuare in forma più agevole cause collettive. LU.FI.

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