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«Faremo il possibile per capire cosa ha causato l’incidente»

Il trenino monorotaia caduto domenica pomeriggio a Movieland, la zona ora è stata isolata in attesa delle verifiche tecniche. Il nome dell’attrazione è ispirato  al film di Robert Zemeckis «Back to the backstage»La struttura collassata: nella caduta sono rimaste ferite sette persone
Il trenino monorotaia caduto domenica pomeriggio a Movieland, la zona ora è stata isolata in attesa delle verifiche tecniche. Il nome dell’attrazione è ispirato al film di Robert Zemeckis «Back to the backstage»La struttura collassata: nella caduta sono rimaste ferite sette persone
Il trenino monorotaia caduto domenica pomeriggio a Movieland, la zona ora è stata isolata in attesa delle verifiche tecniche. Il nome dell’attrazione è ispirato  al film di Robert Zemeckis «Back to the backstage»La struttura collassata: nella caduta sono rimaste ferite sette persone
Il trenino monorotaia caduto domenica pomeriggio a Movieland, la zona ora è stata isolata in attesa delle verifiche tecniche. Il nome dell’attrazione è ispirato al film di Robert Zemeckis «Back to the backstage»La struttura collassata: nella caduta sono rimaste ferite sette persone

Teli di plastica bianchi e azzurri isolano un settore di Movieland, il parco divertimenti dedicato al cinema che si trova in via Fossalta a Pacengo, frazione di Lazise. È l’alba del giorno dopo il collasso della monorotaia «Back to the backstage», l’attrazione ispirata al film di Robert Zemeckis. I CONTROLLI. Nonostante il clima sia tornato quello di festa tipico di un parco di divertimenti, verifiche, telefonate e controlli sull’attrazione proseguono senza sosta. I convogli sono rimasti immobili proprio nel luogo in cui sono caduti domenica e ci rimarranno fino a quando la dinamica di quanto accaduto non sarà chiara agli inquirenti. «Non è possibile al momento avanzare alcuna ipotesi riguardo le cause dell’incidente: l’attrazione è a disposizione delle autorità preposte per le opportune verifiche – ha comunicato ieri mattina la direzione del parco - tutte le attrazioni vengono sottoposte a regolari e certificate ispezioni annuali». L’IPOTESI. Rimane quindi da comprendere il motivo per il quale un pezzo del percorso sopraelevato della monorotaia, quello che si trova nelle vicinanze di U-571 Submarine Simulator e KittSuperjet, abbia ceduto facendo cadere da circa 2 metri e mezzo di altezza il convoglio. Dentro alle carrozze erano presenti tre giovani donne e una famiglia, due adulti e due bambini. «Queste persone hanno ricevuto immediata assistenza sia da parte dello staff medico del Parco, sia dal personale sanitario del 118 – ha raccontato il rappresentante legale di CanevaWorld Resort Fabio Amicabile - sono anche sopraggiunti i vigili del fuoco per la messa in sicurezza dell’area interessata». I TECNICI. Questa mattina la direzione del Parco incontrerà l’ingegnere che segue la manutenzione della macchina e la verifica annuale. «Faremo una tavola rotonda per valutare l’entità del problema», ha spiegato Amicabile, «facciamo il controllo delle attrazioni ogni mattina, la manutenzione quotidiana e poi i controlli all’inizio di ogni stagione». «Facciamo tutto quello che possiamo, come un buon padre di famiglia cerchiamo di prevedere. Poi, se ci fosse stato un errore sul calcolo strutturale, lo decideranno il Ctu (Consulente Tecnico d’Ufficio) e gli ingegneri preposti ai controlli. Sarà coinvolto anche il costruttore della macchina, che è un’attrazione che abbiamo acquistato in Italia nel 2003. Inoltre, ho letto di questi testimoni che hanno dichiarato di aver visto alcune persone sporgersi, una delle regole dell’attrazione è proprio quella di non farlo». LO SPAVENTO. Il grande spavento, quello che ha scombussolato la domenica pomeriggio a molti visitatori, è passato. In un momento di caos generale alcuni testimoni hanno parlato di sangue, ma fortunatamente è poi risultato essere solo del succo per granite che i genitori dei bambini avevano comprato qualche istante prima ai figli. «Il liquido era succo per granite all’amarena – ha sottolineato Amicabile - credo che tutto quel rosso abbia un po’ spaventato. Quando sono arrivato sul posto e ho visto questo bambino inondato di rosso, anche io sono rimasto basito, ma non era sangue». La direzione del Parco ha confermato la sua vicinanza e la disponibilità verso tutte le persone coinvolte, anche nei confronti del dipendente che stava lavorando all’attrazione quando si è verificato l’incidente e che ieri non era al lavoro. «Per sensibilità lo abbiamo lasciato riposare – ha concluso Amicabile - ha fatto il suo dovere, era sicuramente provato, si è sentito colpevole, lo posso immaginare». •

Adele Oriana Orlando

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