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Unica attività della frazione

Dal Revolto a Moruri, la sfida di Massimo: gnocchi di malga, pane fresco e... bombole del gas

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Il bar trattoria Moruri nella frazione sopra Montorio
Il bar trattoria Moruri nella frazione sopra Montorio
Il bar trattoria Moruri nella frazione sopra Montorio
Il bar trattoria Moruri nella frazione sopra Montorio

Una sfida che sa di passato, tra gnocchi di malga e coniglio in umido con la musica di sottofondo. La cucina di un tempo ma lo sguardo al futuro, i canali social sempre attivi e tanti idee nel cassetto. Con ristorante, bar e alimentari nello stesso posto e gestiti dalla stessa persona, che ha scelto di tenere in vita l’unica attività della piccola frazione di Moruri, angolo verde ai confini del comune scaligero sopra l’abitato di Montorio.

 

Da Revolto a Moruri

È la sfida di Massimo Grobberio, 47enne di Corbiolo che per tre anni aveva gestito il rifugio Revolto, salvo poi aspettare invano che la Regione Veneto facesse i lavori di ristrutturazione necessari. «Non erano ancora partiti e dopo mesi avevo bisogno di lavorare, un amico mi ha parlato di questo locale a Moruri acquistato da quattro ragazzi del paese, cercavano qualcuno a cui passare la mano, così ci ho provato».

 

Massimo Grobberio nel suo locale a Moruri
Massimo Grobberio nel suo locale a Moruri

 

Per trovarlo non serve il navigatore, basta arrivare nella piccola località ai piedi della Lessinia: il «Bar Trattoria Moruri» ha nome e anima vintage ma guarda al futuro con tanto di pagine Facebook, Instagram e sito web dove consultare orari e menù. Con un listino che cambia ogni settimana proponendo piatti della tradizione ma anche ricette più moderne, usando rigorosamente prodotti a chilometro zero.

 

Una proposta per tutti

«Offro anche piatti vegetariani e vegani, c’è un po’ di tutto, dagli gnocchi di malga al coniglio in umido, dalla trota alla farinata di ceci. Io non nasco come cuoco, prima lavoravo in un’azienda grafica: poi l’ufficio mi andava stretto, quindi il sabato e la domenica proponevo cibo street food a bordo di un’Ape, poi ho iniziato a lavorare alla cucina del rifugio Revolto». Non solo tavola però, perchè la nuova sfida di Massimo contiene tante idee e progetti. «Ho cercato di portare qui tutte le mie passioni, come quella dell’arrampicata, a Moruri c’è una falesia molto bella che tutti conoscono. E poi le passeggiate, con tanti sentieri ancora poco conosciuti. Senza dimenticare i raduni di auto e moto d’epoca e la musica, ho suonato per anni in un gruppo e suono ancora con altri ragazzi, nel locale abbiamo anche montato un palco per promuovere la musica dal vivo».

 

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Passione pura

Ma la sua è soprattutto un atto d’amore per un territorio che ha bisogno di essere riscoperto anche da chi non abita nella zona. «Ho rilevato l’attività in piena pandemia, a giugno scorso, non è un periodo facile ma sono contento, oltre a persone che mi conoscevano da Revolto ho anche dei clienti nuovi. La giornata inizia con la consegna del pane a tutte le famiglie della zona, poi apriamo alimentari e bar: quindi apparecchiamo e la cucina del ristorante si mette in moto», racconta Grobberio che dà lavoro a quattro signore della frazione e una cameriera della zona.

 

Dal pane al gas

Ma l’attività è anche la rivendita di bombole del gas, perché a Moruri il metano non arriva. «Tornare a Revolto? Al momento non credo, il mio futuro è qui. Siamo partiti bene anche se da solo non è facile, ma la gente è contenta e pian piano inseriremo sempre più proposte. Questa è una zona piena di bellezza e va riscoperta, magari venendomi a trovare qui al Bar Trattoria Moruri». 

 

Luca Mazzara

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