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Vincitore del bando Fs. Critica l'opposizione

Central Park, sarà Signa Group a riqualificare l'ex Scalo merci entro il 2026

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È Signa Group il vincitore della gara per la riqualificazione dell'ex Scalo merci di Porta Nuova, indetta lo scorso gennaio dalle Ferrovie dello Stato. Fra i tre operatori che hanno presentato progetti per realizzare il Masterplan elaborato da Comune, Regione e Ferrovie dello Stato per i 450 mila metri quadrati dell’area, la commissione ha scelto lo sviluppatore immobiliare austriaco tra i più importanti d’Europa, che adesso dovrà redigere la documentazione necessaria a completare l’iter di variante urbanistica per realizzare le opere. A Signa Group sarà garantito un diritto di prelazione sull’acquisto delle aree interessate da esercitare durante la procedura di vendita. L'obiettivo è la realizzazione del arco urbano entro il 2026.

 

Per il sindaco Federico Sboarina il passaggio di oggi «è un mix di tante emozioni, che vanno dall’orgoglio alla soddisfazione fino ad un pizzico di incredulità, per un risultato che sembrava impossibile raggiungere e di cui bisogna davvero andare fieri», ha detto nella conferenza stampa a cui hanno partecipato il vice presidente della Regione Veneto Elisa De Berti, l'amministratore delegato FS Sistemi Urbani, ing. Umberto Lebruto, il vice vicesindaco e assessore alla Viabilità Luca Zanotto e l'assessore alla Pianificazione urbanistica e Ambiente Ilaria Segala, la quale ha spiegato che «ora si torna al tavolo per redigere la variante urbanistica. I presupposti sono quelli stabiliti nel masterplan, le linee guida saranno rispettate cercando di portare tutte le migliorie possibili. Già la settimana prossima entreremo nel dettaglio del concept progettuale, si procederà con un percorso di interesse turistico regionale, su più livelli contemporaneamente a vantaggio delle tempistiche».

 

L'opposizione critica l'entusiasmo del sindaco. «Sull’ex scalo merci continua la presa in giro dei cittadini da parte del sindaco Sboarina - afferma in una nota Michele Bertucco di Verona e Sinistra in Comune.  - Prima con la promessa di riconvertire a verde il 100% dell’area, lanciata in campagna elettorale, smentita dallo stesso masterplan che indica una superficie di verde pubblico massima non superiore al 62-64%. Ed ora il tentativo di far credere che con la risposta di alcune ditte e l’assegnazione del bando per il "concept" alla stessa impresa proprietaria anche dell’ex Manifattura Tabacchi la questione sia chiusa e che bisogna soltanto aspettare l’apertura dei cantieri. Una balla colossale: la procedura è ancora al punto zero e amare sorprese potrebbero emergere dalla bonifica bellica a da metalli pesanti di cui nessuno finora si è occupato». 

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