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Zalando, squadre tecniche al lavoro

Grandi attività davanti al magazzino di Zalando, ormai prossimo all’apertura   DIENNEFOTO
Grandi attività davanti al magazzino di Zalando, ormai prossimo all’apertura DIENNEFOTO
Grandi attività davanti al magazzino di Zalando, ormai prossimo all’apertura   DIENNEFOTO
Grandi attività davanti al magazzino di Zalando, ormai prossimo all’apertura DIENNEFOTO

Cantiere Zalando, avanti in silenzio. Il colosso tedesco dell’e-commerce, leader nella vendita digitale di abbigliamento, calzature e accessori, dovrebbe cominciare a operare a stretto giro nell’hub di Nogarole Rocca, che diventerà il più importante d’Italia. L’imponente edificio, che sorge su un’area di 130mila metri, quadrati è praticamente ultimato. Si lavora alla predisposizione degli spazi interni suddivisi in torri e scaffalature meccaniche, che porteranno la superficie disponibile per il magazzino a 240mila metri quadrati. Il parcheggio è occupato anche di domenica dalle auto di operai e tecnici delle imprese che hanno sviluppato la struttura e stanno lavorando a impianti e macchinari. La notte funziona il servizio di guardiania. Ancora a inizio estate Zalando aveva chiesto aiuto ai Cpi, Centri per l’impiego veneti, per trovare tecnici da inserire in organico e l’agenzia regionale Veneto Lavoro aveva organizzato un IncontraLavoro, appuntamento di recruiting, per una decina di figure: tre periti informatici e sette tra periti elettronici, elettrotecnici, manutentori e riparatori di macchinari elettronici e industriali. Poi più nessuna notizia. Anche se basta incrociare informazioni web e passaparola per capire che sono stati fatti diversi passi in avanti. Ad esempio, è stato scelto il partner logistico che si occuperà del centro. La decisione è caduta su Gruppo Fiege, con sede in Germania, società leader nella supply chain, ovvero nella gestione della catena di distribuzione e partner anche nella prima struttura Zalando realizzata in Italia, a Stradella in provincia di Pavia. Proseguono le ricerche di personale. Basta una rapida consultazione del sito aziendale per constatare che procedono le selezioni di decine di figure con competenze tecniche, dai manutentori agli esperti meccatronici. «Il reclutamento degli addetti alla logistica», avevano invece spiegato quest’ estate dalla sede di Berlino, «sarà gestito dal partner (e quindi da Fiege, ndr), appena la collaborazione sarà attiva». Quindi in teoria potrebbe iniziare a breve. E forse anche per avere risposte sul nodo delle assunzioni e sul coinvolgimento di una quota di addetti del territorio, era in programma un incontro dei vertici di Zalando con rappresentanti degli enti locali veronesi, già rinviato un paio di volte. «Ci sono due temi di fondo da affrontare: l’approvvigionamento del vestiario da parte di questo importante operatore e il personale da impiegare», analizza il senatore Pd, Vincenzo D’Azienzo che si è adoperato insieme alle istituzioni locali per conseguire attraverso il nuovo insediamento ricchezza per il territorio e opportunità occupazionali. «L’auspicio è che per le forniture siano coinvolte le imprese locali e per il personale si parta dal Veronese. Ciò consentirebbe di riconoscere e far crescere le potenzialità della zona in cui si opera e di non aumentare gli elementi di pressione, eventualmente determinati da migliaia di nuovi insediamenti di fuori sede, ai quali vanno garantiti servizi e tutele a carico dei Comuni dell’area. Gli stessi che hanno avuto un ruolo determinante nelle fasi del percorso che ha portato alla posa della prima pietra», ragiona. «Serve un tavolo tra enti, istituzioni e imprese, per creare quell’attività di lobby che abbia tra gli obiettivi la rappresentanza di interessi nei confronti di Zalando, per favorire rapporti istituzionali e commerciali stabili e duraturi», propone D’Arienzo. Tavolo che al momento non c’è. «Così come manca lo scambio costante di conoscenze e informazioni in arrivo da Berlino», conclude il senatore. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Valeria Zanetti

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