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Vietati i cani nei parchi gioco
Il Comune può fare le multe

Un cane tenuto al guinzaglio in un’area verde FOTO DIENNE
Un cane tenuto al guinzaglio in un’area verde FOTO DIENNE
Un cane tenuto al guinzaglio in un’area verde FOTO DIENNE
Un cane tenuto al guinzaglio in un’area verde FOTO DIENNE

Divieto di accesso ai cani in 24 parchi gioco per bambini. Così, il Comune rende operativa una delibera varata a marzo, ma che ha efficacia soltanto adesso, momento in cui vengono collocati i cartelli davanti alle aree verdi. Anche se sono una minoranza i proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni, questo comportamento crea rabbia e irritazione in chi se le trova davanti, tanto più se gli escrementi vengono poi ritrovati nei parchi gioco. Una situazione potenzialmente rischiosa, perché i bambini toccano tutto. Il Comune è quindi corso ai ripari e, dando seguito alla normativa regionale (la legge 17 del 2014), ha vietato, con un’apposita delibera del marzo scorso, l’accesso ai cani nelle 24 aree disseminate nel capoluogo e nelle frazioni. Il secondo comma dell’articolo 18 bis della legge regionale recita infatti «agli animali da compagnia è vietato l’accesso in aree destinate e attrezzate per particolari scopi, come le aree giochi per bambini, quando a tal fine sono chiaramente delimitate e segnalate con appositi cartelli di divieto». Nella delibera comunale si precisa che s’è preso atto di «numerose segnalazioni e lamentele pervenute da parte di residenti e turisti in merito ai disagi derivanti dalla presenza di cani in parchi a aree giochi attrezzate per bambini, con particolare riferimento agli inconvenienti igienico-sanitari dovuti alla accertata e frequente presenza di deiezioni canine». Inoltre si evidenzia che l’intenzione era anche quella di evitare in quelle aree ogni possibilità di aggressione di cani, soprattutto se di grossa taglia. Da marzo poi sono serviti alcuni mesi per poter disporre della segnaletica ed iniziare a collocarla nei vari spazi.

«Assicuro che non c’è nessuna intenzione punitiva nei confronti dei cani e dei loro possessori (io stesso ho tre cani da caccia)», dichiara Leonardo Oliosi, assessore ai Servizi e alle manutenzioni, «ma non era più tollerabile che si ritrovassero escrementi nei parchi giochi. Ora chi contravvenisse alla norma potrà anche essere multato».

Dopo la misura presa dal Comune c’è anche chi ha equivocato pensando che tutte le aree verdi venissero interdette ai cani, una misura che, oltreché illegittima, sarebbe in controtendenza con l’intento di varie regioni di ampliare le possibilità di accesso per gli animali (anche negli ospedali) e metterebbe in crisi tanti cittadini. A Valeggio infatti una famiglia ogni sei possiede un cane, ma le zone cani sono solo tre e Salionze, la frazione più popolosa ne è sprovvista. «Il divieto», precisa il neocomandante della polizia municipale, Enrico Santi, «riguarda i parchi gioco e non le aree verdi comunali come il parco Ichenhausen e il parco della Rimembranza. Come polizia municipale stiamo prestando attenzione anche a come vengono gestiti i cani perché non ci sono problemi se il proprietario è consapevole che avere un cane comporta anche raccogliere i suoi escrementi e monitorarlo nei suoi comportamenti. Purtroppo in Italia solo quando il cane aggredisce si obbliga il proprietario a seguire un corso formativo con patentino finale e a far partecipare il cane a un percorso comportamentale (in altri paesi europei, come l’Olanda, ogni proprietario di cane deve fare un corso e conseguire un patentino, ndr)». L’interazione tra il cane e l’umano va sempre guidata, in modo particolare quando l’approccio è con un bambino che, con movimenti veloci e grida, può creare problemi ai cani meno avvezzi ai più piccoli. Per approfondire queste ed altre questioni il Comune organizza per domenica 10 settembre, nell’area verde di via padre Giacomelli (vicino all’Utap), il secondo appuntamento del progetto Cane urbano, proprio per fornire elementi utili ai proprietari. Intanto, ieri nel Mincio, vicino alla diga di Salionze, ma nel territorio di Ponti (Mn) è stato notato un cane morto di grossa taglia, a testimonianza che spesso ad avere la peggio sono proprio gli amici a quattrozampe.

Alessandro Foroni

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