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Trattamenti gratuiti agli studenti che hanno dolori a schiena e spalle

Studiare fa male a schiena, collo e spalle. Uno studente universitario su tre soffre di disturbi muscoloscheletrici, in particolare a carico della colonna vertebrale. Lo dicono diverse indagini condotte da atenei internazionali. A confermarlo è ora un report di Eom Italia, la scuola di osteopatia con sede a Mozzecane, che da marzo ha avviato una convenzione con Esu, l’azienda regionale per i servizi agli studenti dell’università locale. I trattamenti fisioterapici e osteopatici offerti a questi ultimi sono gratuiti e vengono erogati nella residenza Corte Maddalene, in città. Sono effettuati dalla fisioterapista Elisa Gobbetti due volte la settimana e riguardano le sintomatologie più comuni legate alla vita dello studente, come appunto il dolore alla schiena, al collo e alle spalle. In sei mesi sono stati trattati 4mila universitari, soprattutto ragazze. Dai dati raccolti emerge che le problematiche al rachide cervicale e lombare costituiscono il 68,75% delle sintomatologie riferite. La causa potrebbe essere associata al tempo trascorso seduti. Gli studenti però non riferiscono di essere sedentari. «Il 59,4% dei giovani analizzati dice di essere una persona attiva e il 62,5% pratica attività sportiva», spiega Clizia Cazzarolli, responsabile del dipartimento di ricerca Eom Italia. «Per questo si ritiene che a influenzare la salute del sistema muscolo-scheletrico non sia lo stile di vita, quanto la permanenza protratta in posizioni statiche». La buona notizia è che questi problemi si possono prevenire e curare. Dall’analisi del gradimento del servizio targato Esu emerge infatti che lo stato di salute, a fine trattamento, appare migliorato. «La presa in carico da parte del fisioterapista si rivela una valida opzione. Tra le strategie proposte per la prevenzione ci sono l’esercizio terapeutico, il rinforzo muscolare, la rieducazione posturale e le modifiche dell’ambiente di studio o lavorativo», suggerisce Andrea Turrina, amministratore unico della scuola Eom e docente di osteopatia. I risultati soddisfano anche Francesca Zivelonghi, presidente del cda di Esu Verona: «Credo che una simile attenzione per gli studenti sia all’avanguardia. Sono contenta di poter introdurre la figura dell’osteopata tra i servizi dell’Esu».

V.Z.

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