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Si dimette in blocco il Comitato biblioteca

Libri custoditi negli armadi a Villa Balladoro
Libri custoditi negli armadi a Villa Balladoro
Libri custoditi negli armadi a Villa Balladoro
Libri custoditi negli armadi a Villa Balladoro

A Povegliano non esiste più il Comitato biblioteca. Il gruppo di volontari che da un anno a questa parte organizzava eventi culturali in paese si è dimesso in blocco. Non si tratta, chiariscono dal Comitato, di una presa di posizione politica ma della mancanza delle condizioni minime per poter proseguire. Ecco quindi la scelta, sofferta e dibattuta, di chiudere con due anni d’anticipo il mandato. Con un documento protocollato, i sette membri (uno si era già dimesso alcune settimane fa) hanno fatto sapere che non avrebbero continuato nella loro attività. Due principalmente i motivi messi nero su bianco. Il primo: «Le numerose, sistematiche, promesse di riapertura della biblioteca comunale rimaste irrealizzate senza che venissero forniti opportuni chiarimenti». È legato intorno alla questione biblioteca il nodo da sciogliere. Chiamarsi Comitato biblioteca senza una struttura alle spalle non può giovare a un gruppo di volontari a cui era stata promessa, nella primavera dell’anno scorso, al momento della nomina, la riapertura (magari in un'altra sede rispetto a villa Balladoro) di un polo culturale. Tant’è che proprio ai volontari sempre più spesso venivano chiesti lumi sulla vicenda. Parte di essi, per lo meno, avevano chiesto la possibilità di essere messi al corrente, anche con degli incontri con l’amministrazione, riguardo le tappe della riapertura. Ma c’è di più. Il documento prende in considerazione il secondo aspetto, questa volta circoscritto alla fase di preparazione degli eventi. «L’assenza costante», si legge, «di rappresentanti dell’amministrazione nella importante fase di progettazione delle nostre iniziative», e dunque durante le settimanali riunioni di programmazione. E ancora: lo svuotamento imminente della figura del Comitato nel caso (eventualità ormai concreta) che sia l’Auser a gestire la biblioteca e che sia proprio l’Auser a prendere in mano anche l’organizzazione di futuri eventi. «Si constata inoltre», prosegue la comunicazione, «che il previsto insediamento dell’Auser, come futuro gestore della biblioteca comunale, renda oltremodo privo di utilità l’impegno del comitato». Durante i dodici mesi di attività i volontari erano riusciti a mettere in piedi altrettanti eventi tra presentazioni di libri, serate culturali e di approfondimento. Il tutto senza alcun contributo come, va detto, già annunciato dall’amministrazione al momento della nomina del gruppo di lavoro. «Si constata», conclude, «di aver svolto un eccellente lavoro a favore della comunità, anche se privi di risorse economiche». Viene poi specificato che i contributi necessari per le spese minime all’organizzazione delle serate sono state affrontate dai volontari a titolo persone e di tasca propria. Un piccolo fondo, però, sarebbe stato utile per poter ravvivare ancora di più gli eventi. Per poter invitare personaggi che avrebbero potuto dare ancora più visibilità a tutto il movimento. «Con rammarico», le ultime parole, «siamo giunti a rassegnare in toto le nostre dimissioni». Prende atto e ringrazia dell’operato l’assessore alla cultura Pietro Guadagnini che però precisa: «Parlare di assenza costante di rappresentanti dell’amministrazione è del tutto fuori luogo. Il consigliere Rachele Prando ha partecipato ai direttivi, e uno o più rappresentati dell’amministrazione ha sempre partecipato agli eventi». Non ci sta l’assessore e continua: «Personalmente ho provveduto a pagare di tasca mia le spese necessarie, a trovare sponsor, a fare stampe e anche a portar fuori volantini. Sia al telefono che via mail che di persona. Siamo sempre stati presenti quando interpellati». Guadagnini si sofferma anche sulle dimissioni di un membro, presentate qualche settimana prima rispetto a quelle in blocco: «Crediamo quindi che vi sia dell’altro, come emerge da chi si è dimesso prima». Poi l’attenzione ricade sull’Auser, punto focale messo in luce dal comitato. Guadagnini spiega: «L’Auser farà un altro mestiere, ovvero il servizio stacco per il taxi sociale, attività culturali e altre attività col circolo anziani. Tanto più che una rappresentanza del Comitato è anche stata coinvolta per una collaborazione», dice respingendo le accuse. «Il volontariato», chiude l’assessore, «si fa al di là delle ideologie». •

Nicolò Vincenzi

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