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Rischio al deposito, carburante sequestrato

Un’auto della guardia di finanza davanti a un’autobotte per il trasporto di carburante
Un’auto della guardia di finanza davanti a un’autobotte per il trasporto di carburante
Un’auto della guardia di finanza davanti a un’autobotte per il trasporto di carburante
Un’auto della guardia di finanza davanti a un’autobotte per il trasporto di carburante

Le indagini della Guardia di finanza erano iniziate nei mesi scorsi, a seguito di alcuni episodi sospetti. E hanno portato al sequestro di oltre 156mila litri di prodotti petroliferi nel deposito di carburanti della Sl Group, in via Cavour a Valeggio, a metà strada tra il parco Sigurtà e l’ingresso nella Gardesana. La stessa area nella quale, nel novembre scorso, era avvenuta una esplosione che aveva provocato il ricovero in ospedale, per ustioni, di un operaio e di un autotrasportatore colpiti in pieno da una fiammata mentre stavano travasando della benzina. In quell’occasione, oltre ai soccorritori del 118, erano intervenuti anche i vigili del fuoco di Bardolino con un'autobotte: secondo le prime ricostruzioni, ad aver innescato la scintilla era stato un corto circuito. Una volta entrata in contatto con i vapori del liquido infiammabile che l'operaio stava trasbordando, la scintilla aveva fatto da detonatore. Problemi di sicurezza evidentemente in quel deposito ce n’erano. E sono quelli che hanno fatto scattare l’intervento della Guardia di finanza, che ha potuto accertare come la struttura non fosse dotata delle misure previste dalla normativa antincendio. L’intervento è stato effettuato dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Verona, in stretta collaborazione con i vigili del fuoco. Questi ultimi, nel corso delle operazioni di ricognizione dell’area aziendale hanno constatato che la società, già in passato diffidata dall’esercitare l’attività per mancanza dei requisiti di sicurezza richiesti dalla normativa antincendio, continuava a operare sulla scorta di una Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, non conforme agli standard di sicurezza. Standard che invece sono necessari per detenere e maneggiare prodotti pericolosi e infiammabili. Le conseguenze si sono viste tre mesi fa, in occasione di quell’incendio. La situazione ha quindi spinto finanzieri e vigli del fuoco a sequestrare i prodotti petroliferi stoccati all’interno dell’azienda: circa 97 mila litri di gasolio per autotrazione, altri 40 mila litri di benzina super senza piombo e oltre 19 mila litri di gasolio denaturato. Un responsabile del deposito della Sl Group-la cui sede centrale si trova nel Sud Italia-è stato denunciato all’autorità giudiziaria per la mancata adozione di idonee misure di «prevenzione incendi». L’azienda, che aveva rilevato nei mesi scorsi l’area dalla Petroli Zago, aveva rinnovato la struttura e mancavano all’appello solame nte gli ultimi lavori di pavimentazione esterna vicino al cancello d'ingresso. «A seguito dell’esplosione che era avvenuta a novembre la Sl Group aveva avviato anche degli interventi edilizi», ricorda il sindaco di Valeggio Alessandro Gardoni. Tuttavia quell’area di stoccaggio di carburanti aveva provocato negli ultimi tempi diversi problemi ai residenti della zona. Degrado, sporcizia, sicurezza. Tanto che lo stesso Gardoni era intervenuto nei giorni scorsi per chiudere il parcheggio che si trova dietro la Everel, proprio davanti alla Sl Group, «diventato nel giro di pochi mesi un’area di sosta per tante, troppe autocisterne che caricavano e scaricavano carburante nel deposito», ricorda il sindaco. A preoccupare i residenti erano stati diversi fattori: dalla presenza di questi mezzi in un posto non dedicato e vicino alle abitazioni, in una zona non adatta al traffico pesante, oltre che priva di segnaletica orizzontale. Inoltre, trattandosi di un parcheggio non attrezzato, privo di un bagno e di raccoglitori di rifiuti, era nel più totale degrado, con i vari autisti, provenienti in particolare dalla Slovenia, ad arrangiarsi in qualche modo. La chiusura nei giorni scorsi del parcheggio con new jersey di plastica ha risolto il problema. Il sequestro da parte dei finanzieri garantirà ora, con ogni probabilità, sonni più tranquilli ai residenti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca Lorandi

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