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Presto aprirà un nuovo pozzo già in corso le analisi di qualità

La distrubuzione dell’acqua potabile ai residenti di Buttapietra
La distrubuzione dell’acqua potabile ai residenti di Buttapietra
La distrubuzione dell’acqua potabile ai residenti di Buttapietra
La distrubuzione dell’acqua potabile ai residenti di Buttapietra

L’emergenza acqua per i cinquemila residenti di Buttapietra e delle aree vicine al capoluogo Marchesino escluso, quindi, verrà risolta in tempi più rapidi di quanto si prevedeva. «Sarà operativo molto prima del previsto il nuovo pozzo che garantirà acqua potabile nella portata e con le pressioni necessarie ai residenti del Comune di Buttapietra», afferma, in una nota, Acque Veronesi. L’azienda non fissa una data per l’entrata in funzione del nuovo impianto che preleva acqua dalla falda sotterranea, ma spiega che è stato realizzato con tempi da record e che già da questo martedì era stato messo in spurgo. Un passaggio tecnico, questo, che permette di effettuare dei campionamenti di acqua da sottoporre all’analisi di laboratorio per il rilascio in emergenza del giudizio provvisorio di potabilità. Un giudizio che sarà emesso dal Servizio igiene alimenti nutrizione (Sian) dell’Ulss 9 Scaligera, a seguito della valutazione degli esiti dei controlli in corso nei laboratori dell’Arpav. Nel momento in cui il nuovo pozzo otterrà tutte le approvazioni del caso, potrà essere collegato alla rete acquedottistica e, quindi, risolvere i disagi che da giorni devono affrontare i cittadini. Già quasi due settimane fa nelle abitazioni di alcune aree di Buttapietra, si erano iniziati a registrare cali di pressione dell’acquedotto. Un problema che all’inizio della scorsa settimana si è esteso all’intero territorio comunale e che ha provocato disservizi soprattutto negli appartamenti posti ai piani più alti. Dopo aver cercato di tamponare la situazione con collegamenti alle reti di Vigasio e della città, da venerdì scorso il problema della scarsità d’acqua è stato risolto con una connessione effettuata, in urgenza e fuori terram con l’acquedotto di Raldon. Una soluzione efficacia ma che non forniva le garanzie di sicurezza, quanto a potabilità, dell’acqua. Tanto che è scattato il divieto di usarla per scopi alimentari ed è stato creato un servizio di distribuzione con serbatoi ai quali i cittadini si possono approvvigionare in maniera razionata. Martedì pomeriggio, in seguito ad un vertice con l’Ulss 9 Scaligera, Acque Veronesi ha confermato che «le limitazioni d’uso dell’acqua esclusivamente per uso domestico e di igiene personale vanno mantenute sino alle nuove rivalutazioni previste nei prossimi giorni». Una rivalutazione che, stando all’ordinanza emessa dal sindaco Sara Moretto, avrebbe potuto avvenire addirittura il 20 luglio. Termine che, a quanto pare, potrebbe essere nettamente anticipato. Su questa possibilità per ora la sindaca Sara Moretto preferisce non esprimersi. «Preferisco parlare quando ci sarà la certezza sul giorno in cui entrerà in funzione il nuovo pozzo», spiega. Un fatto che eviterà a chi vive a Buttapietra di doversi recare al punto di distribuzione allestito da Acque Veronesi nel cortile delle ex-scuole medie, in via Dante Alighieri, per poter avere l’acqua da usare a scopi alimentari. La stessa prima cittadina, d’altro canto, precisa che sinora non ha ricevuto nessuna segnalazione di danni subiti da suoi concittadini a causa della mancanza d’acqua. Alcuni consiglieri comunali di minoranza avevano spiegato nei giorni scorsi di essere stati avvicinati da persone che affermavano che alle loro lavatrici si era bruciato il motore perché giravano a vuoto. «Nessuno mi ha detto alcunché», ribadisce Moretto, aggiungendo che comunque queste situazioni verranno eventualmente affrontate solo una volta terminata l’emergenza. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Fiorin

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