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«Più sicurezza con chat e telecamere»

L’Audi berlina che venerdì sera ha speronato i carabinieri FOTO PECORA
L’Audi berlina che venerdì sera ha speronato i carabinieri FOTO PECORA
L’Audi berlina che venerdì sera ha speronato i carabinieri FOTO PECORA
L’Audi berlina che venerdì sera ha speronato i carabinieri FOTO PECORA

Una telefonata tempestiva al 112 e i carabinieri che sventano un probabile furto in una abitazione, mandando l’auto di due malviventi a sbattere contro il muro di una villa a Sommacampagna. All’interno della berlina, un’Audi A4, arnesi da scasso. La sera movimentata in via Carrari, venerdì scorso intorno alle 20 - i due banditi hanno speronato l’auto dei carabinieri e hanno procurato ai militari ferite lievi - ha riportato di stretta attualità il problema della sicurezza dei cittadini. L’altra notte, sul luogo dello scontro fra carabinieri e malviventi, oltre al sindaco Fabrizio Bertolaso, c’era anche Maurizio Cassano, consigliere con delega alla sicurezza e alla protezione civile. «Le segnalazioni dei cittadini sono fondamentali per far intervenire con tempestività le forze dell’ordine», spiega Cassano. «Ed è per questo che stiamo mettendo a punto un progetto di controllo di vicinato tramite WhatsApp. Chi vuole, tra i cittadini, potrà iscriversi per contribuire a segnalare in una chat dedicata situazioni anomale - come un’auto mai vista, ferma magari da qualche giorno o un’altra che gira in modo sospetto. Chi si iscrive dev’essere riconoscibile. Si va al comando della polizia locale e si compila un modulo. Il 26 febbraio ci sarà l’ultimo incontro, nella frazione di Custoza, su questo tema e poi procederemo. Vediamo se questa chat prende piede. Ci vuole infatti un certo numero di persone perché giri al meglio. Poi saranno appesi anche cartelli che segnaleranno la presenza del controllo di vicinato» Ma funziona un sistema del genere? «Certo! Abbiamo avuto un paio di riscontri e abbiamo capito che è valido. Tre-quattro settimane fa, nella chat di prova che stiamo testando, ci è stata segnalata un’auto sospetta e le forze dell’ordine hanno scoperto che era stata rubata. Un’altra auto segnalata, invece, era stata abbandonata e stiamo attuando le procedure per smaltirla». Questa chat, in funzione in altri Comuni veronesi, com’è strutturata? «Il servizio ha una struttura piramidale. C’è un primo gruppo WhatsApp in cui sono presenti tutti i cittadini. Le segnalazioni vengono vagliate da un gruppo di coordinatori, di cui faccio parte io e altri», spiega Cassano. «Ovvio, se un cittadino vede una rapina o un altro atto criminale, suggeriamo sempre di chiamare direttamente il 112. Il gruppo Controllo del vicinato di Sommacampagna sarà diviso in tre: Sommacampagna, Caselle e Custoza. E vedremo se in futuro si dovrà suddividerlo in altre zone. Non ci limitiamo ovviamente al solo Controllo di vicinato», continua il consigliere. «Ogni anno teniamo un incontro al centro anziani per spiegare il protocollo emanato dalla prefettura per il contrasto a furti e rapine. In pratica, ci sono atteggiamenti da tenere per scoraggiare furti e rapine, per esempio come riconoscere subito se qualcuno vuole truffarti, magari al telefono. Si tratta di un decalogo che la prefettura ha redatto nel 2015. Negli ultimi cinque anni, dunque, abbiamo tenuto una serie di incontri al centro anziani per spiegare come mettere in pratica queste indicazioni. E lo facciamo lì perché, purtroppo, le persone di una certa età sono un target per i malviventi». Anche qui la segnalazione è la prima mossa di prevenzione: «Sollecitiamo sempre: se vedete qualcuno che vi suona il campanello e non lo conoscete, chiamate i carabinieri. Meglio che i militari ricevano una chiamata in più, piuttosto che una in meno. Sono preparati e sempre disponibili. E poi segnalate le cose insolite o sospette che vedete in giro. Chi è del posto può individuare movimenti strani che altri non notano». Sempre in materia di sicurezza, a Sommacampagna sono in arrivo altre telecamere. «Sì», conferma Cassano, «abbiamo in mente di incrementare le telecamere che riconoscono le targhe. Sono le più efficaci. Leggono le targhe e danno un avvertimento, il warning, se è scaduta l’assicurazione o la revisione. La targa, inoltre, viene inserita in una banca dati per vedere se l’auto è rubata. A Sommacampagna ce n’è una sola in via Verona. Ma vogliamo coprire tutto il territorio. Ne installeremo altre tre nei prossimi mesi, all’entrata delle frazioni e del Comune, in modo da sapere chi entra nel paese». •

Giulio Brusati

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