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Nuove ricette per il turismo La Pro loco studia il rilancio

Il fiume Mincio a Borghetto di Valeggio
Il fiume Mincio a Borghetto di Valeggio
Il fiume Mincio a Borghetto di Valeggio
Il fiume Mincio a Borghetto di Valeggio

Fare rete tra le varie attività economiche, facendo leva sull’enogastronomia del territorio e puntando sulla gestioni famigliare delle strutture e sulle attività all’aria aperta. Queste alcune delle ricette che la Pro loco propone per rilanciare il rapporto con i tanti visitatori che amano Valeggio. Difficile infatti in questo periodo organizzare eventi che vadano oltre le mille persone e anche gli eventi più piccoli dovranno essere soggetti a un protocollo attento che detti linee guida precise. «Stiamo studiando da tempo delle possibili alternative a quella che era la precedente offerta ai visitatori», dichiara Gian Luca Morandini, presidente della Pro Loco, «e per fortuna alcuni aspetti del nostro territorio ci agevolano. Tra questi le collaborazioni tra varie attività economiche che si sono andate rafforzando negli anni (dai ristoranti ai pastifici alle cantine), ma anche la presenza di tante gestioni famigliari in strutture di dimensioni medio-piccole (bed and breakfast, agriturismi, etc.). Situazioni che già per loro natura sono al riparo da rischi di sovraffollamento e dove quindi sarà meno complicato gestire il distanziamento sociale che sicuramente ci verrà richiesto». Secondo Morandini, bisogna prendere l’esempio anche da alcune località delle Dolomiti che stanno promuovendo un’offerta turistica che prevede la prenotazione di un’intera struttura da parte di una sola famiglia. «Veniamo da un’emergenza sanitaria», rileva Morandini, «in cui le famiglie non sono solo state isolate dal mondo esterno, ma anche obbligate a tenere separati i loro affetti più cari, per cui avere la possibilità di trascorrere un periodo tutti insieme potrebbe essere un’idea allettante». Se a questo si aggiunge la flessibilità nelle prenotazioni e il legame che nelle piccole strutture spesso è più facile che si crei tra il proprietario con la sua famiglia e gli ospiti, che diventano quasi degli amici, allora le difficoltà di questo periodo potrebbero trasformarsi in nuove opportunità. «Certo, bisognerà puntare molto su sistemi di igienizzazione e di sanificazione che dovranno diventare abituali», continua Morandini, «magari coinvolgendo l’Ulss nella creazione di un protocollo dettagliato, in modo da andare incontro a quella che per tutti sta diventando una vera ossessione». Secondo il presidente della Pro loco, la posizione strategica tra il lago di Garda, Verona e Mantova e la presenza di grandi attrattive, da quelle storico-artistiche a quelle paesaggistiche, potrà inoltre permettere di creare dei pacchetti vacanza anche settimanali per visitatori che vogliano respirare aria pulita e vivere all’aria aperta, allontanandosi da mete più congestionate. «Tutto questo va costruito», conclude Morandini, «attraverso tante misure, dall’ampliamento dei plateatici a un nuovo arredo urbano che inviti a vivere il centro». Rese difficili le grandi manifestazioni, rimane invece possibile, grazie alla presenza di tante piazze e angoli di charme, quello spettacolo diffuso che pure può contribuire a trasformare il centro storico in un salotto d’altri tempi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandro Foroni

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