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Mensa alle medie, arriva il sì dal sondaggio

Alunni delle scuole medie in una mensa
Alunni delle scuole medie in una mensa
Alunni delle scuole medie in una mensa
Alunni delle scuole medie in una mensa

È stata positiva la risposta al sondaggio lanciato da amministrazione comunale e dirigenza scolastica per attivare per l’anno scolastico 2020/2021 il servizio di mensa scolastica alla scuola media Cesari. Per tutte le 15 classi, infatti, sarà attivata la settimana corta. L’orario delle lezioni sarà dal lunedì al venerdì, dalle 7,50 alle 13,50, con possibilità per chi desidera di fermarsi al pomeriggio al Centro di aggregazione giovanile dalle 15 alle 17 per svolgere compiti e partecipare ad attività di laboratorio ed esperienziali con educatori opportunamente preparati, già attivo da parecchi anni. Il nuovo servizio mensa coprirebbe lo spazio dalle 13,50 alle 15 con la presenza di personale per la sorveglianza durante il pranzo servito da una ditta di catering, come avviene già per la scuola elementare Salgari per i ragazzi che frequentano il doposcuola. Il sondaggio ha dato esito positivo: 24 studenti hanno chiesto di fermarsi a pranzo, altri 12 di partecipare al Centro di aggregazione. «Il sondaggio», spiega il sindaco Antonello Panuccio, «aveva un valore esplorativo, non vincolante, con lo scopo di conoscere le preferenze e preparare per tempo il servizio; sarà molto facile che il prossimo anno i fruitori aumentino per la flessibilità della proposta, nel senso che non c’è una retta per la mensa, ma un buono pasto che, quando se ne ha bisogno, si consegna al mattino a scuola. Purtroppo», prosegue il sindaco, «per questione di orari non coincidenti, non possiamo utilizzare la nostra mensa del polo scolastico Alighieri che serve 370 pasti a chi frequenta il tempo pieno, la scuola dell’infanzia La Giostra e il nido don Milani». Il nuovo servizio si aggiunge a quelli già esistenti che completano le ore di lezione delle scuole del comune, con un contributo per chi ne usufruisce. «La scuola è il più grande mezzo di aggregazione tra i ragazzi», sottolinea l’assessore all’istruzione Elena Guadagnini. «Dobbiamo sfruttare questa opportunità per creare una rete tra gli adolescenti sempre più ampia. La possibilità di consumare un pasto in integrazione tra le varie classi è una ottima occasione di confronto e di scambio di esperienze che di riflesso porta alla comprensione di principi fondamentali quali la condivisione e il reciproco rispetto. Penso che questo servizio sia socialmente molto importante, soprattutto a Castel d’Azzano dove i ragazzi vivono dislocati tra le varie frazioni; il nostro intento è quello di rispondere alle necessità delle famiglie ma soprattutto di coltivare una comunità sempre più unita». «In questi anni», conclude il sindaco, «abbiamo investito quasi 50.000 euro direttamente dal bilancio comunale per attivare importanti servizi scolastici, tra cui l’anticipo per gli alunni con genitori che iniziano a lavorare presto al mattino, il doposcuola, la sorveglianza durante i rientri, catering e pasti nelle scuole sprovviste di mensa, somma che completa il contributo delle famiglie. Senza contare le manutenzioni e gli importanti investimenti di oltre un milione di euro per l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico. Abbiamo sempre creduto che sia compito prioritario del comune porre la scuola al centro dell’azione amministrativa e continueremo a farlo». •

Giorgio Guzzetti

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