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Marchesino, insieme si fanno grandi cose

Foto di gruppo per i volontari che rendono possibile il successo della sagra di Marchesino
Gli animatori del Grest, che appartengono al gruppo degli adolescenti: una squadra molto affiatataL’ensemble «Quale Gioia» protagonista del Concerto della notte di Natale, che ogni anno fa il pienone
I volontari del parco prestano un’opera fondamentale per mantenere bello il «salotto» del Circolo
Foto di gruppo per i volontari che rendono possibile il successo della sagra di Marchesino Gli animatori del Grest, che appartengono al gruppo degli adolescenti: una squadra molto affiatataL’ensemble «Quale Gioia» protagonista del Concerto della notte di Natale, che ogni anno fa il pienone I volontari del parco prestano un’opera fondamentale per mantenere bello il «salotto» del Circolo
Foto di gruppo per i volontari che rendono possibile il successo della sagra di Marchesino
Gli animatori del Grest, che appartengono al gruppo degli adolescenti: una squadra molto affiatataL’ensemble «Quale Gioia» protagonista del Concerto della notte di Natale, che ogni anno fa il pienone
I volontari del parco prestano un’opera fondamentale per mantenere bello il «salotto» del Circolo
Foto di gruppo per i volontari che rendono possibile il successo della sagra di Marchesino Gli animatori del Grest, che appartengono al gruppo degli adolescenti: una squadra molto affiatataL’ensemble «Quale Gioia» protagonista del Concerto della notte di Natale, che ogni anno fa il pienone I volontari del parco prestano un’opera fondamentale per mantenere bello il «salotto» del Circolo

La chiesa e la parrocchia di Marchesino non hanno alle spalle una lunga tradizione, anzi. E la struttura del Circolo Noi addirittura è recentissima. Dopo anni di incubazione, per volontà del parroco don Claudio Cunego e dell’intera popolazione, nel 2013 sono iniziati i lavori, benedetti il 2 giugno da don Michele, novello sacerdote di Cadidavid, alla presenza del vicario generale mons. Mario Masina, oggi parroco a Sirmione. Da allora, tra alti e bassi, la costruzione ha preso forma e un anno fa è stata benedetta del vescovo, mons. Giuseppe Zenti, in parrocchia per le Cresime. Il piano superiore non è ancora completato, ma la comunità lo aspetta con ansia e ancor di più il parroco, con tutti i giovani. Entrando nel grande salone bar per incontrare il parroco, presidente del Circolo, e alcuni rappresentanti del direttivo, si respira subito un’aria di freschezza e di serenità, tipiche degli ambienti familiari. Alessandro, il segretario, mostra il calendario del Circolo sul quale sono immortalati alcuni gruppi di volontari, le classi del catechismo e i momenti più coinvolgenti dell’anno. «Quelli del bar», spiega, «negli ultimi mesi sono andati crescendo. Questo è uno dei gruppi più importanti. Il bar ha bisogno di questi volontari perché, se vogliamo tenerlo aperto tutti i pomeriggi adesso che viene la bella stagione, sono indispensabili. Comunque è sempre aperto la domenica mattina dopo le messe. D’ora in avanti sarà aperto anche il pomeriggio di sabato e domenica. Tutte le settimane il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dopo la messa, il bar è aperto dalle otto alle 10 per le colazioni». Un altro gruppo che funziona bene, aggiunge Alessandro, è «Ucia e pesèta», ago e pezzetta, composto da nonne che si ritrovano tutti i martedì al Circolo: «Mangiano un dolce, bevono un caffè, dicono il rosario e stanno insieme, giocano a carte ma, soprattutto, fanno lavoretti che poi vengono esposti e messi in vendita. Il ricavato viene dato alla parrocchia». Poi c’è il Gruppo sagra. A questo punto interviene Diego, altro giovane papà, membro del direttivo e cuoco provetto. «È costituito da un nucleo di una quindicina di persone che si assumono l’onere organizzativo della sagra sia dal punto di vista burocratico che logistico. Ma durante le cinque giornate della sagra arriviamo a 60-65 persone che ci danno una mano. Quest'anno la Sagra si terrà dal 4 al 9 luglio. É una sagra tradizionale, in cui diamo spazio alle associazioni locali, dalla danza alla Fidas, alla banda degli alpini di Buttapietra. È un momento di aggregazione forte per la comunità; serve anche per raccogliere fondi per le iniziative del Circolo e le attività in parrocchia». «Circolo, volontari e parrocchia», interviene Alessandro, «sono una famiglia allargata, che dà un’anima alla frazione. Senza tutto questo Marchesino sarebbe un dormitorio. Sopperiamo alla mancanza di negozi, attività artigianali, punti di incontro. Se non ci fossero i volontari...». Numerose le attività durante l’anno, sottolinea Alessandro. «Con il Gruppo genitori della scuola materna, per la sera del 12 dicembre prepariamo i sacchettini delle caramelle che Santa Lucia poi donerà ai bambini. C’è anche il gruppo “Canto della Stella”, che entra in azione. Siamo sempre noi ma con una corte allargata di volontari. È un divertimento per noi e per le famiglie che ci accolgono. Inoltre organizziamo sempre una visita ai mercatini natalizi. Nella notte di Natale offriamo a tutti cioccolata calda, panettone, vin brulé». All’Epifania invece, da cinque anni e in collaborazione con il Circolo Noi di Buttapietra, si organizza il falò, ricorda Diego. «Di solito non festeggiamo il Carnevale, però facciamo la gnoccolata. Lo scorso 10 marzo parrocchia, Circolo e Gruppo cucina hanno organizzato, è una tradizione, il “ritiro dei tre sacramenti”: con i bambini della prima Confessione, quelli della Prima Comunione e della Cresima e i rispettivi genitori ci siamo spostati a Campofontana. Eravamo in 220». Per Pasquetta il Circolo Noi organizza una biciclettata, a volte in collaborazione con il Noi di Buttapietra e a volte da soli. Ci si ritrova poi al parco a fare il classico picnic. Il 14 aprile si è svolta la festa dello sport o di primavera. «Invitiamo le associazioni sportive al parco per fare attività: basket, calcio e un piccolo torneo con i bambini, e poi judo e pattinaggio». Maggio è denso di impegni, ricorda Alessandro. «Il 19 organizziamo la Festa degli aquiloni, creata da un nostro volontario che purtroppo è venuto a mancare. È la nostra festa più importante, dopo la Sagra, ed è tra le più sentite perché coinvolge tutti i bambini e le famiglie. Ci diamo da fare per preparare gli aquiloni, che vendiamo a un prezzo politico e poi facciamo volare. La festa si conclude a sera con una risottata. In giugno impegni diradati perché comincia la preparazione della Sagra: tutti i volontari si concentrano perché la prima domenica di luglio arriva in un attimo. Il 1° luglio inizierà il Grest, che si concluderà il 26 con la festa nella quale si presenta lo spettacolo preparato dai bambini». Dopo l’estate, in ottobre-novembre, spiega Diego, «organizziamo la castagnata. Una domenica, però, la dedichiamo ai nonni con un pranzo appositamente per loro; raggruppiamo ottanta persone, compatibilmente con la capienza degli ambienti. Stesso problema di capienza in novembre, quando organizziamo il pranzo “Lesso co la pearà”. Abbiamo appena concluso i “Venerdì del Gusto”. Tre serate con una sommelier che, utilizzando i vini del territorio forniti dalla Cantina Valpantena, ci ha dato il classico abc del vino». Infine il Gruppo del parco: «Sono una quindicina di volontari che tagliano l’erba, mettono in sicurezza i giochi, puliscono e fanno le disinfestazioni. Si trovano il sabato e lavorano in sordina: nessuno li vede ma si vedono i risultati». •

Gian Battista Muzzi

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