Lacrime di gioia, nonostante i giorni di dolore e tristezza.
Il telefono che squilla, il suono di una voce famigliare e il cuore stanco che si riempie di felicità, inattesa, improvvisa.
Da una parte don Alberto Antonioli, il parroco di Trevenzuolo, costretto da alcuni giorni a letto a causa di un tumore che lo sta mettendo a dura prova. Dall’altra papa Francesco che, da Roma, ha voluto chiamare il sacerdote veronese: per salutarlo, per pregare con lui, per regalargli quella gioia inaspettata.
«Don Alberto si è portato all’orecchio il telefonino», racconta un membro del consiglio pastorale, «ha sentito la voce di papa Francesco e ha iniziato a piangere di gioia: faceva fatica a parlare, per la malattia e per l’emozione. Ma le sue erano lacrime di felicità vera».
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