<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Il «Posto occupato» e l’incontro in auditorium

L’auditorium Alida Ferrarini
L’auditorium Alida Ferrarini
L’auditorium Alida Ferrarini
L’auditorium Alida Ferrarini

Eom Italia (Escuela de osteoeopatia de Madrid) che ha sede nazionale a Mozzecane, ha avviato una campagna nell’ambito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, aderendo all’iniziativa «Posto occupato», nata per ricordare simbolicamente le donne che hanno perso la vita per mano di un marito, di un compagno o di un ex. Ciascuna di quelle donne, prima che un assassino mettesse fine alla loro vita, occupava un posto a scuola, sul bus, a teatro, in metropolitana, nella società. Ecco perché chi aderisce alla campagna lo terrà riservato per loro, occupandolo con un drappo rosso. Nella scuola Eom Italia, oltre al drappo rosso, un paio di scarpe rosse sono state poste accanto alla sedia che rimarrà sempre occupata per ricordare le vittime di femminicidio. Già da qualche giorno, gli studenti fanno lezione accanto a quel posto riservato. «Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa perché crediamo giusto sensibilizzare i nostri studenti», spiega Andrea Turrina, socio fondatore e direttore di Eom Italia, «a Mozzecane, ma anche in quelle di Roma, Torino, Vado Ligure e Torino. Il posto resterà occupato per 365 giorni». A Villafranca iniziative si susseguono dallo scorso giovedì, con incontri aperti agli studenti e alla popolazione. Il circolo dei lettori propone per domani alle 20.30 la presentazione del libro: «La svolta racconti di dieci donne» scritto da Loretta Micheloni e Claudia Farina. Donne insieme sta portando avanti «Abbracciamo la generosità». Le sciarpe di lana realizzate nei mesi scorsi dalle volontarie vengono vendute in piazza Castello fino a stasera. Il ricavato verrà devoluto alla Casa della giovane di Verona. «Abbiamo confezionato oltre 700 sciarpe, ben oltre il nostro obiettivo», spiega Amabilia Cordioli, presidente dell’associazione. Il costo di ogni capo è di 20 euro: «Il ricavato», aggiunge la direttrice della Casa della giovane Marta De Felice, «servirà per creare fondi individuali per aiutare le donne che escono dalla struttura una volta concluso il loro percorso. Serve per pagare affitti, spese legale e altri acquisti». Al castello, illuminato di rosso, è in corso fino a sabato 30 la mostra «Com’eri vestita?». Questa sera all’auditorium si parlerà del passaggio dalla dipendenza affettiva all’episodio di violenza; convegno organizzato dal Telefono rosa. Chiuderà gli eventi promossi dall’assessorato alle politiche sociali, alla cultura, pari opportunità e istruzione, il primo concorso letterario nazionale indetto da La casa di Elena. Alle 20.30, alla sala Alida Ferrarini durante il convegno, verranno premiati i migliori componimenti fra le decine di opere arrivate. Durante il periodo scolastico, infine, negli istituti villafranchesi alcuni membri delle associazioni che trattano il tema della violenza contro le donne terranno delle assemblee per sensibilizzare gli studenti.

V.C. e N.V.

Suggerimenti