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Emergenza idrica finita Un pozzo a tempo di record

A Buttapietra è rientrata l’emergenza idrica. Da ieri pomeriggio, il nuovo pozzo che è stato realizzato al posto di quello vecchio, sempre in località Zera, è stato collegato alla rete dell’acquedotto ed ha iniziato a garantire acqua potabile sufficiente per le esigenze dei residenti. A renderlo noto è Acque Veronesi la quale, da giorni affronta, col Comune, una situazione piuttosto difficile. Il vecchio impianto di prelevamento, infatti, aveva subito un vero e proprio collasso e già due settimane prima erano iniziati i cali di pressione nelle condotte e le conseguenti mancanze d’acqua nelle abitazioni. A questa situazione si era fatto fronte con un collegamento con la rete idrica di Raldon che però, essendo stato realizzato fuori terra, non poteva garantire che l’acqua fosse potabile. Per questo, da venerdì scorso 5000 cittadini si erano trovati nella necessità di rifornirsi di acqua per bere e cucinare da serbatoi posizionati nel cortile delle ex-scuole medie. «Il nuovo pozzo è stato costruito a tempo record (si temeva che ci volessero 20 giorni, ndr) e, in seguito al parere favorevole espresso dall’Ulss Scaligera, è stato messo subito in funzione», spiegava ieri Acque Veronesi. E in effetti il sindaco Sara Moretto, che ringrazia la società «per aver agito con estrema sollecitudine» e la Croce rossa «per la sua collaborazione nel centro di distribuzione», ha revocato l’ordinanza di utilizzo dell’acqua a scopi alimentari. «Anche se», precisava ieri, «il centro di distribuzione resterà aperto per un po’ per informare chi vi si dovesse recare che il problema è stato risolto». Il collegamento provvisorio con Raldon è quindi stato chiuso, mentre a giorni saranno avviati i lavori per la definitiva interconnessione della rete di Buttapietra con San Giovanni Lupatoto allo scopo di prevenire emergenze. In questi giorni, infatti, sono emersi problemi strutturali che verranno affrontati a giorni. Per questo potrebbero verificarsi brevi e limitate interruzioni del servizio nelle vie Bovolino, Tripoli, Tunisi e Bengasi. •

LU.FI.

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