È stata una canzone l’ultimo saluto a Silvia Bertucco, la 40enne di Villafranca stroncata da un tumore che non le ha lasciato scampo giovedì scorso. Terminato il funerale, questo pomeriggio, tutti i componenti della sua compagnia teatrale, L’Aurora, si sono riuniti davanti all’altare.
Il duomo di Villafranca era ancora pieno, ma avvolto in un silenzio assordante. Solo le campane dall’esterno riempivano l’aria fino a quando è partita la base e le voci degli attori hanno tolto di mezzo la tristezza. Almeno in parte. La canzone era la preferita di Silvia, quella che chiudeva lo spettacolo della Rivista di quest’anno: This is me.
Voci a metà fra la gioia del testo “è per te che siamo tutti qua, una luce nell’oscurità. Energia e magia è l’Aurora è allegria… siamo qua” e le parole che faticavano ad uscire. Volti rigati dal pianto e poi di nuovo il silenzio per accompagnare all’esterno il feretro. Il duomo era gremito, tanto da costringere diverse persone a rimanere in piedi per quell’attrice che ha lasciato tanto nel cuore di molti.
«Sembra già Pasqua per quanta gente c’è», ha detto in apertura don Claudio Cottini. «Lei è la testimonianza che nella vita bisogna lottare fino alle fine», ha proseguito don Cottini riferendosi alla voglia di Silvia di partecipare almeno alla prima dello spettacolo di quest’anno, a fine febbraio.
Prima che il suo fisico crollasse. Bertucco lascia il marito, Luca Finetto, e una bambina di sei anni.