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Fondo Alto Borago, il ministro Costa entusiasta

Il ministro Sergio Costa
Il ministro Sergio Costa
Il ministro Sergio Costa
Il ministro Sergio Costa

Il sindaco di Negrar di Valpolicella, Roberto Grison, rinnova l’impegno dell’amministrazione comunale nei confronti del Fondo Alto Borago, progetto che intende acquistare all’asta 38 ettari di bosco e praterie, nella zona protetta del Vajo Galina e Progno Borago, nei Comuni di Negrar e Verona, allineandosi così alla posizione espressa dal ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa. Lunedì, il ministro ha incontrato i promotori del progetto dell’associazione «Il Carpino», a Montecchio, nella corte del Maso, dove ha voluto conoscere tutti i dettagli del Fondo e ha proposto un programma di azione istituzionale che prevede il coinvolgimento diretto del prefetto di Verona, dei due Comuni su cui si trova l’area protetta a rischio privatizzazione (hanno già concesso il loro patrocinio all’intera iniziativa) e dei vertici della banca che ha promosso l’asta dei terreni. Grison ha preso parte in prima persona all’incontro con il ministro Costa e ha dato la sua disponibilità a seguire la linea dettata dal ministro, pronto a partecipare a una riunione in prefettura messa in agenda entro fine settembre. «Non posso che allinearmi all’idea da lui suggerita e a tutti i passaggi necessari», ha detto il primo cittadino negrarese, «per sostenere e tutelare una parte di territorio che abbiamo sempre giudicato preziosa ai fini ambientali, turistici e pure economici, dato l’indotto che può derivare da una corretta salvaguardia del patrimonio naturale. L’incontro con il ministro Costa, molto disponibile, concreto e preparato, è stato utile e apre a nuove prospettive». La spinta propositiva del ministro Costa e il suo immediato coinvolgimento ha piacevolmente stupito anche i volontari dell’associazione Il Carpino, a partire dal presidente Mario Spezia. «È stato un incontro sconvolgente, in senso positivo», ha sottolineato Spezia. «Il ministro Costa non ci ha dato solo la sua “benedizione”, appoggiando il progetto di tutela, ma è entrato subito nel merito, indicandoci una via istituzionale per condurlo al meglio». Spezia, insieme agli altri membri dell’associazione, è convinto che la carica del ministro, unita alla sua competenza professionale, permetteranno al Fondo Alto Borago di fare notevoli passi in avanti. «È stato un grande incontro che, al di là degli effetti operativi, ha lasciato un segno profondo nei nostri cuori e ci ha ricaricati di entusiasmo e ottimismo», ha concluso il presidente del Il Carpino. In programma ora, oltre ad altre iniziative nella zona protetta per sensibilizzare la comunità veronese sulla causa, ci sono, oggi e il 26 settembre, all’università di Verona, due approfondimenti seminariali su natura, storia e letteratura del Vajo Borago, proposti insieme all’ateneo cittadino. •

C.M.

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