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Suona l’inno, Cappelletti è ritornato

Il primo Consiglio comunale dopo le elezioni FOTO AMATO
Il primo Consiglio comunale dopo le elezioni FOTO AMATO
Il primo Consiglio comunale dopo le elezioni FOTO AMATO
Il primo Consiglio comunale dopo le elezioni FOTO AMATO

Ingresso trionfale al suono dell’inno di Mameli con sindaco e consiglieri di maggioranza ancora in fila in piedi tra il pubblico della sala del centro ambientale stracolma, mentre quelli di minoranza avevano già preso posto, per l’insediamento dell' amministrazione guidata da Marco Antonio Cappelletti, al suo terzo incarico da sindaco di Selva di Progno dopo un mandato da vice e dieci anni all’opposizione. Il ritorno con effetti speciali si è completato a fine Consiglio con l’invito a una risottata nel tendone allestito nel cortile del municipio a cui hanno partecipato in molti. «Insieme ce l’abbiamo fatta», sono state le prime parole del neo sindaco dopo il saluto e il ringraziamento per la presenza: «Il paese ci ha dato fiducia e ci ha chiesto di essere condotto per mano verso il futuro». Non ha mancato di ringraziare «ogni singolo sostenitore ed ogni singolo elettore, ma anche ringraziare chi ha scelto di non darci la fiducia perché da essi ripartiremo per creare la bellezza della dialettica e del confronto democratico per un Comune unito e migliore. Ora il derby è stato giocato, onore anche a tutti quelli che hanno partecipato e che hanno voluto mettersi in gioco per il proprio territorio». Ha citato il predicatore e teologo americano dell’Ottocento James Freeman Clarke («Un politico guarda alle prossime elezioni; uno statista guarda alla prossima generazione. Un politico pensa al successo del suo partito; lo statista a quello del suo paese») condensando il suo programma, e il leader dell’anti apartheid Nelson Mandela («A volte il vincitore è un sognatore che non ha mai mollato») riassumendo il suo percorso politico di ostinata volontà di battersi. «Siamo qui ad affermare con forza e con coraggio che se siamo stati divisi ora saremo uniti sotto un'unica bandiera, quella con lo stemma del Comune di Selva di Progno. Siamo qui ad affermare che il nostro impegno è rivolto agli anziani, alle famiglie ma soprattutto al futuro dei nostri ragazzi, ad un futuro per il nostro paese. Possiamo e dobbiamo costruire la speranza, una speranza che passo dopo passo insieme a voi renderemo solida». E parlando di speranza il pensiero va agli allevatori e al lupo: «Nonostante la follia di qualcuno, dobbiamo ricordarci che il lupo non è Bambi», ha proclamato concludendo fra gli applausi: «Vi garantisco che noi non molleremo, che insieme vinceremo e che il sogno di un Comune migliore è possibile». Sono seguiti il giuramento e la nomina dei capigruppo (Nicola Lucchi per la maggioranza e Nicola Cappelletti per la minoranza). Quindi la distribuzione delle deleghe ai due assessori, Silvano Valcasara, vicesindaco con competenza su urbanistica, edilizia privata, lavori pubblici e viabilità e Serena Bordon con incarichi per istruzione e trasporti, cultura, manifestazioni, politiche sociali e turismo. Il sindaco ha provveduto anche a distribuire incarichi ai consiglieri di maggioranza: a Mattia Xamo sport, associazionismo e volontariato, relazioni con il pubblico e politiche giovanili; a Simone Anselmi agricoltura, attività economiche, e promozione del territorio; a Giuseppe Boschi cave, patrimonio e manutenzione; a Nicola Lucchi Protezione civile, sicurezza, sportello unico per le attività economiche, turismo, minoranze linguistiche e sistema museale; a Franco Riccardo Petterlini ecologia, ambiente, territorio e parco. Per la commissione elettorale comunale sono stati eletti a scrutinio segreto Silvano Valcasara, Giuseppe Boschi e Caterina Roncari come membri effettivi e Simone Anselmi, Mattia Xamo e Nicola Cappelletti come supplenti, mentre faranno parte della commissione per l’elenco dei giudici popolari Aldo Gugole e Franco Riccardo Petterlini. L’ex sindaco Aldo Gugole e il capogruppo di minoranza Cappelletti hanno chiesto, come era stato per il passato e considerata la sala colma di concittadini, la presentazione delle linee programmatiche dell'amministrazione appena insediata, ma il sindaco ha ricordato, statuto alla mano, che ha tempo 60 giorni per questo e che sarà argomento del prossimo Consiglio comunale convocato prima della fine di giugno. •

Vittorio Zambaldo

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