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Slavc e Giulietta a caccia sulla neve

ESCLUSIVO. Nella zona di passo Fittanze la fototrappola ha immortalato la coppia di lupi: è la prima volta che accade sulle Alpi centro-orientali. L'esperto: «Si spostano per cercare cibo e marcare il territorio: senza dubbio hanno eletto la Lessinia come la propria dimora invernale ed estiva»
Il lupo in primo piano sembra Slavc, il maschio, mentre nel cerchio si vedono gli occhi della compagna
Il lupo in primo piano sembra Slavc, il maschio, mentre nel cerchio si vedono gli occhi della compagna
Il lupo in primo piano sembra Slavc, il maschio, mentre nel cerchio si vedono gli occhi della compagna
Il lupo in primo piano sembra Slavc, il maschio, mentre nel cerchio si vedono gli occhi della compagna

Lessinia. Il 4 dicembre scorso, quando le otto di sera erano passate da poco e nei boschi della Lessinia trentina, attorno a Passo Fittanze c'era una temperatura di tre gradi sotto lo zero, il lupo Slavc e la sua compagna Giulietta sono stati catturati per la prima volta insieme da una fototrappola installata dalla Stazione Forestale di Ala. L'immagine è pubblicata dal Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento e mostra chiaramente un esemplare a pochi metri dall'obiettivo mentre l'altro è più lontano ma nella foto che pubblichiamo è chiaramente individuabile nel cerchio con gli occhi fluorescenti e fermo sul bordo della trincea innevata che il compagno o la compagna ha già attraversato. È difficile stabilire chi dei due sia Slavc ma da altri fotogrammi si vede chiaramente che il lupo in primo piano è più grosso e massiccio dell'altro, il chi farebbe supporre con buona probabilità che si tratti del maschio. Così, ora è arrivata anche la prova fotografica che i due esemplari sono ancora insieme e costituiscono da nove mesi una coppia fissa, che non si è mai allontanata dall'altopiano della Lessinia, ma si muove liberamente dalla Val d'Adige alla Val d'Illasi, con frequenti puntate nei vaj e nella Valle dei Ronchi, che da Ala sale verso il gruppo del Carega. In precedenza le analisi genetiche sui campioni biologici della lupa avvelenata lo scorso agosto nei pressi di Fosse e altri trovati in Lessinia, eseguite per iniziativa della Regione Veneto dal Carnivore genetic laboratory dell'Us Forest Service di Missoula, nello stato americano del Montana, avevano permesso di stabilire che la lupa morta e la compagna di Slavc erano due soggetti nettamente diversi, pur appartenendo entrambe alla popolazione di lupi italici. A suffragare questa tesi erano poi arrivate le tracce sulla neve trovate a fine ottobre da Bepi Pinter di Ala, che aveva raccolto anche un escremento e un campione di urina: in base alle analisi l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale aveva accertato la presenza di due esemplari, un lupo di sesso femminile della popolazione italica e uno di sesso maschile della popolazione dinarico-balcanica: Giulietta e Slavc appunto. «È la prima foto di una coppia di lupi sulle Alpi centro-orientali», sottolinea Claudio Groff, che per la Provincia di Trento segue i grandi carnivori al Servizio foreste e fauna, e ha verificato con Bepi Pinter la traccia trovata sulla prima neve di ottobre, seguendo in seguito anche altre piste. In effetti questa è la prima foto che ritrae i due lupi insieme. C'era stato un precedente lo scorso maggio grazie all'olimpionico di sci di fondo Fulvio Valbusa e a Luca Signori, appassionato di fotografia naturalistica, entrambi agenti del Comando stazione del Corpo forestale dello Stato di Bosco Chiesanuova. Dalle 16 alle 20.30 erano stati appostati in un punto dove il segnale Gps del radiocollare di Slavc era abbastanza forte e l'attesa era stata premiata con l'apparizione sul limitare del bosco del primo esemplare e, dopo qualche minuto, del secondo, a una distanza di una cinquantina di metri dal compagno. Ancora non si sapeva con certezza che questo secondo lupo fosse femmina, anche se poi le indagini genetiche hanno confermato l'ipotesi avanzata dagli studiosi sloveni che avevano provvisto Slavc di radiocollare e ne stavano seguendo il pellegrinare attraverso quattro confini nazionali: per loro doveva esserci un forte motivo per rendere stanziale un esemplare che aveva già percorso oltre un migliaio di chilometri attraverso Slovenia, Croazia, Austria e Italia. Le foto dei due agenti forestali hanno catturato entrambi i lupi in maniera nitida anche se non hanno potuto combinarli insieme vista la distanza che separava i due che procedevano sulla stessa traccia. Quella fu comunque la prima foto di Slavc dal luglio dell'anno prima, quando era stato provvisto di radiocollare dall'équipe dell'università di Lubiana guidata dagli esperti Hubert Potocnik e Miha Krofel, la prima testimonianza visiva che i due lupi stavano effettivamente insieme. Alessandro Brugnoli, faunista e direttore tecnico dell'Associazione cacciatori trentini conferma che il periodo invernale con neve al suolo «è quello più indicato per seguire tracce e spostamenti dei lupi. Infatti, in questi giorni non sono mancate altre segnalazioni, sempre nell'ambito di quell'areale attorno a Passo Fittanze fra i Lessini veronesi e trentini. La coppia si sposta per cercare cibo e marcare il territorio che senza dubbio ha ormai eletto come propria dimora invernale ed estiva».

Vitttorio Zambaldo

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