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Oggi la Croce Verde dà l’addio a Luigino

Oggi alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Cerro, viene celebrato il funerale del volontario della Croce Verde Verona, sezione Lessinia, Carlo Nicrosini, 57 anni, da tutti conosciuto con il nome di Luigino. L’intera associazione è in lutto per la sua morte, perché Luigino faceva parte del sodalizio fin dal 1996 e si era sempre impegnato sia come soccorritore, sia in particolare come formatore dei volontari effettivi e dei nuovi candidati. Era stato per un triennio anche responsabile di sede e per diversi mandati era stato nel Consiglio di sede con il ruolo di responsabile della didattica. La formazione di nuovi volontari e di quelli effettivi già in servizio, ma sempre tenuti all’aggiornamento, era la sua passione nella quale aveva investito molto, organizzando e gestendo come direttore numerosi corsi. È stato anche istruttore ed ha fatto parte della commissione incaricata della stesura del nuovo regolamento di Croce Verde Verona. Sul pagina Facebook dell'associazione sono tante le attestazioni di stima da parte dei volontari che hanno lavorato con lui in Croce Verde, ma anche di paesani che lo hanno conosciuto o di cittadini che hanno potuto contare sulla sua premura e sollecitudine in momenti di bisogno. Tutti gli riconoscono l’impegno di una vita spesa per gli altri e il carattere di uomo generoso, buono, disponile sempre, e gentile. Più di qualcuno fa notare la sua contagiosa «simpatia brasiliana», perché Luigino era venuto dal Brasile dove era nato e ancora vive una sua sorella. Orafo di professione, aveva lavorato per un’azienda del settore, finché la crisi non lo aveva costretto a casa. Negli ultimi anni si portava appresso seri problemi di salute, ma non si era mai tirato indietro di fronte al bisogno e alle necessità della Croce Verde, tanto da aver preso come seconda casa proprio la sede del sodalizio a Cerro, dove passava più tempo che a casa propria, sempre disponibile e pronto a rispondere a tutte le chiamate. I volontari di Croce Verde Lessinia, che per più tempo hanno lavorato con lui, sono unanimi nel definirlo «un personaggio pieno sempre di voglia di fare, con il quale si usciva volentieri per lavoro, ma anche per compagnia». Nel ricordo lanciato sulla pagina Facebook dell’associazione, gli amici chiedono per il suo funerale non fiori, ma offerte per l’acquisto di un defibrillatore in sua memoria che continui, come lui era abituato, ad essere pronto a rispondere sempre, e a non mancare mai la presa della solidarietà e dell’aiuto concreto nelle situazioni più critiche e complesse. •

V.Z.

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