Oggi il ricordo del linguista Rapelli all’Accademia di Agricoltura

Nella prestigiosa Accademia di Agricoltura, Scienze e lettere di via Leoncino 6, a Verona, oggi alle 17 sarà ricordato Giovanni Rapelli, linguista e studioso, morto improvvisamente lo scorso maggio di ritorno da un incontro a San Rocco di Piegara con il direttivo del Curatorium Cimbricum Veronense, di cui faceva parte, e in cui aveva portato le bozze definitive dei suoi lavori I cognomi cimbri e Testi cimbri, opere fondamentali entrambe esaurite e per le quali aveva lavorato a una nuova edizione. L’Accademia, di cui era socio corrispondente, ha organizzato in collaborazione con il Curatorium questo incontro, che sarà aperto dai saluti di Claudio Carcereri De Prati, presidente dell’Accademia e coordinato da Galeazzo Sciaretta, presidente emerito. Interverranno anche Vito Massalongo, presidente del Curatorium, Ezio Bonomi, proboviro della stessa associazione e Marcello Bondardo, membro dell’Accademia, per un ricordo di Rapelli linguista e accademico. Il pomeriggio si concluderà con un brindisi natalizio. All’incontro è abbinata anche la presentazione del nuovo numero della rivista Tzimbar/Cimbri, fresco di stampa. Rapelli era nato in una famiglia molto povera e, sebbene appassionato di libri, fu costretto a seguire un indirizzo tecnico per poterla aiutare. L’ingresso come allievo tecnico, doratore di copertine e addetto al controllo della qualità nella casa editrice Mondadori, gli diede modo anche di far risaltare le sue dote di studioso e appassionato di lingue e, per quanto autodidatta, in grado di parlare e scrivere correttamente in francese, inglese, tedesco, spagnolo, latino, greco, russo, giapponese ed eschimese. Dai lavori più umili fu promosso correttore di bozze prima e poi redattore e traduttore della casa editrice, nella quale lavorò per lo più su opere enciclopediche tradotte dall’inglese, dallo svedese e dallo spagnolo. Ha lavorato a oltre 400 pubblicazioni e una ventina di volumi. •