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Lessinia Legend Run in grande forma Aggiunti 30 chilometri

Seconda edizione domani della Lessinia Legend Run, corsa in montagna che parte e arriva in piazza a Velo, con la novità di quattro percorsi rispetto ai tre dell’anno scorso e il record di partecipanti: ben 800, numero che ha chiuso le iscrizioni avendo superato di 300 i dati dell’anno scorso. Ai percorsi di 10 chilometri con con 490 metri di dislivello; di 20 chilometri con un dislivello di 1.028 metri; di 45 chilometri, il più massacrante con 2.960 metri di dislivello, si aggiunge quest’anno la distanza sui 30 chilometri e 1.970 metri di dislivello, vero trampolino di lancio per i più ardimentosi verso la meta estrema. Le partenze sono scaglionate secondo le distanze con avvio alle 7 per il percorso più lungo fino alle 10 per il più breve e gli arrivi calcolati dalle 11 alle 14. le previsioni danno tempo ottimo, ma non è la variabile che preoccupa di più quanti si avventurano in queste prove massacranti. I percorsi già l’anno scorso, pur nella nebbia e sotto la pioggia erano stati giudicati eccezionali da tutti i partecipanti che quest’anno potranno godere anche del sole e del panorama. Il tragitto più lungo tocca il territorio di sei Comuni e tre province e si svolge su un’altitudine media di 1.346 metri toccando la punta massima di 2.239 metri al Rifugio Fraccaroli sul Carega e la minima a Giazza (737 metri sul livello del mare). Tutti i tracciati sono su carrarecce e sentieri di montagna, salvo brevi attraversamenti di strade asfaltate e i ristori sono distribuiti secondo la lunghezza da uno, sul tragitto più breve a sei su quello più lungo. Il regolamento prevede la partecipazione solo dei maggiorenni, in possesso di certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica per le tre distanze maggiori e di quello per la pratica non agonistica per il precorso breve. Vi si chiede anche di essere pienamente coscienti della lunghezza, delle difficoltà tecniche, della specificità dei vari percorsi ed essere fisicamente pronti per affrontarla, nonché di aver acquisito una reale capacità d’autonomia personale che permetta di gestire i problemi creati da questo tipo di prova e particolarmente di «saper affrontare senza aiuto esterno condizioni climatiche che potrebbero diventare difficili a causa dell’altitudine (vento, freddo, pioggia o neve); saper gestire i problemi fisici o mentali derivanti dalla fatica, i problemi digestivi, i dolori muscolari o articolari, le piccole ferite eccetera; essere pienamente coscienti che il ruolo dell’organizzazione non è aiutare un corridore a gestire questi problemi». Insomma il confronto si fa con se stessi e con la fatica, in un ambiente aspro e selvaggio particolarmente nel tratto delle Piccoli Dolomiti, scenograficamente suggestivo, ma indubbiamente impegnativo per il dislivello e la lunghezza. L’organizzazione è impeccabile e lodata dai partecipanti alla passata edizione: se l’assume Lessinia Sport Eventi guidata da quattro appassionati che hanno fatto della mountain bike e della corsa in montagna la propria bandiera. Sono l’olimpionico dello sci di fondo Fulvio Bubo Valbusa e i biker Remigio Birtele, Emiliano Ferrari e Simone Scandola. «Siamo strafelici del risultato ottenuto con questa partecipazione record e per la fiducia accordataci, nonostante la sfortuna del meteo dello scorso anno», dicono i quattro, che coordinano il lavoro di ben 130 volontari sparsi lungo i tracciati. Sono attese le prove degli atleti di casa come Francesco Tanara, secondo l’anno scorso sulla lunga distanza e Giovanni Pezzo, mentre fra le donne brillerà sicuramente Giulia Scardoni, prima lo scorso anno sui 20 km delle donne e seconda in classifica assoluta davanti a tanti maschi: ha deciso di provare la nuova distanza dei 30 chilometri. •

V.Z.

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