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L’ultimo saluto a Cipriani dai familiari e dai suoi alpini

Imerio Cipriani, morto in un incidente stradale a Giare
Imerio Cipriani, morto in un incidente stradale a Giare
Imerio Cipriani, morto in un incidente stradale a Giare
Imerio Cipriani, morto in un incidente stradale a Giare

Si svolgeranno domani, alle 10, nella chiesa di Giare di Sant’Anna d’Alfaedo, i funerali di Imerio Cipriani, tragicamente scomparso nell’incidente stradale accaduto sabato sera nella frazione. Il sinistro in cui ha perso la vita Imerio, 73 anni, pensionato, si è verificato a pochi metri dalla sua abitazione, mentre l’anziano stava rientrando a bordo del suo Pick up. Forse per un improvviso malore o per una manovra di guida errata, il suo automezzo ha violentemente tamponato un’ auto parcheggiata. Entrambi i veicoli dopo il forte botto si sono rovinosamente rovesciati finendo nella sottostante scarpata profonda alcuni metri. Per Imerio non c’è stato nulla da fare, nonostante il tempestivo intervento dei soccorritori. Una tragedia che ha colpito profondamente la piccola comunità di Giare, adagiata a lato della strada che porta al ponte di Veja. Una comunità ancora incredula per quanto accaduto al loro paesano, per la dinamica e le conseguenze dell’incidente. Perché qui, Imerio, 30 anni fa aveva iniziato la sua attività imprenditoriale aprendo una rivendita di materiale edilizio, ora amministrata da quattro dei suoi cinque figli. Imerio era anche molto conosciuto per il suo impegno nel volontariato ed era da tre mandati nel consiglio dell’Associazione nazionale alpini di Verona, come rappresentante dei gruppi operanti nella Lessinia occidentale. A livello locale era il capogruppo degli gruppi presenti in zona: Vaggimal, Ronconi, Cerna e Sant’Anna d’Alfaedo. Ed è proprio dal presidente degli alpini di Verona, Luciano Bertagnoli, che arriva il mesto ricordo sulla figura di Imerio. «Il nostro e caro Imerio era un signore semplice e molto generoso, umile e sempre disponibile per la nostra associazione e per i gruppi sotto la sua coordinazione. Sempre in prima fila, fiero alla testa dei suoi “bocia “,a mava chiamarli così i suoi compagni e amici alpini, nelle varie adunati provinciali, regionali e nazionali. Una grande perdita per la sua grande famiglia, ma anche per la nostra. Imerio era un vero alpino, lo è sempre stato, nello spirito e nel profondo della sua anima. Sapeva farsi amare e ascoltare da tutti, equilibrato e ricco di buon senso. Con lui se ne va un vero alpino. Buon viaggio Imerio». Tra i tanti messaggi di affetto che incessantemente stanno arrivando ai congiunti di Imerio, tutti ad ricordalo per le sue doti umani e imprenditoriali, spicca quello della ditta meccanica dei fratelli Antolini, che dista a pochi passi dove operano i figli di Cipriani. Gente che ha investito e creato posti di lavoro sul proprio territorio. Come l’alpino Imerio da Giare. •

R.C.

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