Assistere all’alba da Cima Carega (quota 2259 metri) e riprenderla con lo smartphone è stata un’emozione incredibile per il gruppo di ragazzi del Grest parrocchiale di Vestenanova che insieme a don Michele Valdegamberi e altri accompagnatori adulti hanno raggiunto ieri mattina la vetta.
«Un’occasione straordinaria per stare con i ragazzi, conoscerli meglio e creare nuovi legami.» Ha detto il parroco che a Cima Carega era salito ancora, ma di giorno. Un luogo privilegiato dalla scenografia spettacolare e conquistato non senza fatica di notte, con la complicità della Luna proprio nel giorno in cui è stata protagonista mondiale per il 50° anniversario dell’allunaggio statunitense. Una trentina i partecipanti alla notturna, dai 14 anni in su, che in poco meno di dodici ore hanno portato a termine la “missione” senza intoppi, dall’una dopo mezzanotte, e rientro a casa verso mezzogiorno di ieri.
«Faticosa la salita, da paura la discesa quando il sentiero era ripidissimo e ghiaioso», hanno commentato i meno allenati alle escursioni in montagna che, per non scivolare, han messo il sedere a terra e via… Freddo solo il tratto dal rifugio Fraccaroli (2230 m) che si trova poco sotto Cima Carega: «Ci saranno stati 5 gradi» raccontano i giovani animatori del Grest che, raggiunta la cima, si son buttati addosso quanto avevano per assistere da fermi allo spettacolo dell’alba, nel magnifico palcoscenico delle Piccole Dolomiti.