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Gli scrittori di montagna in paese per i primi 90 anni

Dino Coltro, cantore della civiltà contadina
Dino Coltro, cantore della civiltà contadina
Dino Coltro, cantore della civiltà contadina
Dino Coltro, cantore della civiltà contadina

Decine di associati al prestigioso «Gruppo italiano scrittori di montagna», Gisc, celebreranno questo fine settimana a Velo il novantesimo di fondazione dell’istituzione, con la loro assemblea nazionale. «Diffondere l’amore per la montagna e la sua più intima comprensione spirituale è lo scopo che il Gism persegue fin dal 1929, quando un gruppo di esponenti della letteratura alpina e del mondo alpinistico si opposero al “diktat” di sradicare da Torino la sede del Club alpino italiano per portarla a Roma, parificando l’associazione a una federazione sportiva e aggregandola al Coni». «A ripercorrere la storia del Gism, si traccia e si rivive un secolo di storia del rapporto tra l’uomo e la montagna», è la riflessione dello scrittore e regista di Velo Alessandro Anderloni, che fa parte del gruppo, «non soltanto per le personalità che hanno segnato la vita associativa di questo gruppo, dai fondatori Agostino Ferrari e Adolfo Balliano, a Guido Rey, Paul Guiton e il Duca degli Abruzzi Luigi di Savoia, fino a Dino Buzzati, Giulio Bedeschi e Spiro Dalla Porta Xidias, per citare i più celebri e conosciuti, ma nel guardare al caparbio e appassionato impegno per affermare e difendere l’elemento artistico, simbolico e spirituale che lega l’uomo alle terre alte». L’assemblea aprirà oggi pomeriggio con brindisi di benvenuto, visita al Museo geopaleontologico «Attilio Benetti» e al Covolo di Camposilvano, nonché la proiezione in serata di immagini e suoni della Lessinia con i film «Lessinia, il parco» e «Gasìngala, un violino in Lessinia», in collaborazione con il Film Festival della Lessinia. Domani mattina, i partecipanti saranno invitati a una passeggiata tra le contrade di Velo con soste su arte sacra, antichi oratori e bàiti. Assemblea dei soci nel pomeriggio al Teatro Orlandi e incontro di studio alle 17 sul tema «La Lessinia cimbra tra passato e presente», in collaborazione con il Curatorium Cimbricum Veronense. La giornata si chiuderà alle 21 con lo spettacolo teatrale «Lùssia» di Alessandro Anderloni e la recita della compagnia «Le Falìe». Nelle giornate di presenza in Lessinia, i partecipanti saranno ospitati in diversi ristoranti e agriturismi per gustare le particolarità e le eccellenze agroalimentari dell’altopiano. Alle 9 di domenica ci sarà la messa nella chiesa parrocchiale seguita, alle ore 11, dal pellegrinaggio sul Monte Purga, con un momento di preghiera e la deposizione di una corona in ricordo di tutti i soci defunti del Gism. Con la presenza degli scrittori di montagna sarà inoltre inaugurata, oggi pomeriggio, alle ore 16.30, la mostra d’arte sacra dello scultore Pino Baù, che resterà aperta nella Sala dei Centomila tutti i giorni fino al 29 giugno, dalle 16 alle 19 e il sabato e la domenica anche il mattino, dalle 10 alle 13. Nato a Prova di San Bonifacio nel 1950, dove ancora vive e ha il suo studio di scultura, Pino Baù è conosciuto anche oltre i confini della Lessinia, sebbene le sue opere abbiamo con l’altopiano un legame ideale e plastico davvero unico. Da antiche colonnette e tavolette votive dell’arte sacra popolare trae ispirazione per ricalcare forme e modelli, ma anche per reinterpretarne il gusto secondo una sensibilità moderna caratterizzata da una semplicità che appare francescana. Baù ha esposto in Italia e all’estero e le sue opere arricchiscono chiese, musei e collezioni private di chi cerca nella purezza delle linee e del tufo l’essenza del messaggio dell’artista. •

V.Z.

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