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DALLA RUSSIA

Delegazione
siberiana in visita
alla Lessinia

Un momento della visita (foto Zambaldo)
Un momento della visita (foto Zambaldo)
Russi in visita in Lessinia (video Zambaldo)

Una delegazione di politici, amministratori, imprenditori ed esponenti del mondo culturale della regione siberiana di Irkutsk è stata ospite in Lessinia: il consigliere regionale Stefano Valdegamberi ha voluto renderli partecipi delle bellezze paesaggistiche, delle prelibatezze culinarie e delle capacità imprenditoriali. Entusiasmo anche per lo sparo del trombino, eseguito da Nero Stoppele, presidente dei Pistonieri dell’Abbazia. Provenivano da Irkutsk, città a oltre 5mila chilometri da Mosca, nei pressi del lago Bajkal, al confine con la Mongolia, tra le più grandi riserve di acqua dolce e il più profondo al mondo, riconosciuto come Patrimonio Unesco.

 

«L’idea degli amministratori del luogo e degli imprenditori è capire come le nostre zone turistiche del lago di Garda, per esempio, riescano a sfruttare il richiamo turistico e zone marginali di montagna, come la Lessinia, possano diventare di interesse per un’imprenditoria che parta dalle risorse del territorio», ha spiegato Valdegamberi. Della delegazione russa facevano parte membri del governo della Regione di Irkutsk: il vicepresidente Anton Borisovich Logashov, il ministro della Salute Oleg Nikolaevich Yaroshenko e il vicecapo del dipartimento per le relazioni economiche estere e la cooperazione interregionale del ministero dello Sviluppo economico Anna Vladimirovna Laman.

 

Con il sindaco di Selva di Progno Marco Cappelletti si è confrontato Ivan Ivanovich Butenko, promotore del Festival internazionale della cultura del parco «Lukomorye» per capire se sia possibile trasferire in Lessinia, e in particolare nella Foresta demaniale di Giazza, il festival organizzato a Irkutsk che vede il richiamo internazionale di scultori di fama, chiamati a realizzare un’opera con il legname del posto e a lasciarla per un anno alla vista di visitatori e turisti. Originale anche la testimonianza di Alexey Andreevich Tarasov, giovane imprenditore, direttore generale di «Irkutsky Syrovar», che in seguito alle sanzioni statunitensi ed europee per l’annessione della Crimea, ha visto scomparire dagli scaffali il formaggio italiano e si è inventato casaro, e ha ricevuto l’invito a tornare in Lessinia per alcuni mesi ad affinare le sue capacità apprese in internet.

Vittorio Zambaldo

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