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Dalla Verde, ultima pagina del suo mandato con un libro

«Lascio una situazione finanziaria positiva che consentirà alla prossima amministrazione di svolgere al meglio l’impegno di governo del Comune di Vestenanova». Il sindaco Edo Dalla Verde, al termine del suo mandato, ha convocato la cittadinanza in sala civica dove ha annunciato, preceduta da una notizia positiva, la pubblicazione di «L’amministrazione comunale di Vestenanova dal 1999 al 2019», sunto di tutto quello che ha fatto da primo cittadino. Alla presenza di un pubblico da grandi occasioni, il sindaco ha aggiunto: «Mi vanto di questa situazione e non è solo merito mio, ma di tutti i miei collaboratori: il calo del debito che ho intrapreso cinque anni fa quando sono rientrato come sindaco, era già iniziato nell’amministrazione precedente, con Maurizio Dal Zovo sindaco e io vice. Grazie dunque a tutti gli amministratori che hanno lavorato bene». Dalla Verde lascia infatti in eredità un «tesoretto» di circa 900 mila euro che porta in dote alla nuova amministrazione insieme a un patrimonio di opere pubbliche fra le quali spicca la casa di riposo San Camillo di Bolca: «Mi auspico che possa tornare agli antichi splendori», ha detto fiducioso il sindaco, «quando tutto funzionava al meglio, con servizi anche esterni come la fisioterapia e altre prestazioni». La prima pietra della casa di riposo fu posata nel 2005, venne inaugurata nel 2011, coronando un sogno dell’amministrazione Dalla Verde che aveva stipulato con la don Mozzatti di Monteforte la gestione, attualmente commissariata. Dalla Verde ha quindi affrontato la questione che da due mesi tiene banco fra i cittadini: i costi per la messa in sicurezza delle elementari di Bolca, idealmente rispondendo all’intervento in sala al consigliere regionale Stefano Valdegamberi sull’importanza dei servizi essenziali nei territori montani. «Se la scuola di Bolca dovrà essere chiusa», ha detto il sindaco, «sarà solo quando non ci saranno alunni a sufficienza per tenerla aperta. Abbiamo un contributo di 250 mila euro per ristrutturare quell’edificio, lo stabile è del Comune e dunque va messo a posto, non possiamo abbandonarlo perché c’è bisogno di spazi per un archivio comunale o per le associazione o per una sala pubblica». La controversia sulla ristrutturazione della scuola di Bolca è alimentata dal timore di un indebitamento del Comune sul quale il sindaco ha però sciolto ogni dubbio: «Non c’è bisogno di accedere ad alcun mutuo, i soldi ci sono per arrivare al mezzo milione di euro necessari per ultimare l’intervento a Bolca, perché la legge di stabilità prevede proprio l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per mettere in sicurezza gli edifici scolastici». Gran parte della serata, Dalla Verde l’ha dedicata a illustrare l’operato di 20 anni messo nero su bianco nel libretto redatto in collaborazione con Giancarla Gugole che ha ringraziato per «le pubblicazioni e l’impegno nel settore culturale e turistico del territorio». Un particolare ringraziamento è andato ai dipendenti comunali con i quali «non è mai mancata la cooperazione». «Fra le opere di imminente realizzazione ci sono i parcheggi per autobus all’ingresso della capitale dei fossili, con un’area camper e un edificio per le associazione, con spogliatoi e rimessaggio biciclette, per un turismo in mountain bike, sempre più in voga. Sarà anche completata la scala», ha concluso il sindaco uscente, «per l’accesso pedonale dalla strada provinciale all’area del museo dei fossili». •

M.G.

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