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Pontoncello, continuano i furti sulle auto

Una vista del parcheggio vicino a casa Bombardà presa di mira dai ladri FOTOSERVIZIODIENNE
Una vista del parcheggio vicino a casa Bombardà presa di mira dai ladri FOTOSERVIZIODIENNE
Una vista del parcheggio vicino a casa Bombardà presa di mira dai ladri FOTOSERVIZIODIENNE
Una vista del parcheggio vicino a casa Bombardà presa di mira dai ladri FOTOSERVIZIODIENNE

La denuncia ricompare ogni manciata di giorni sulle pagine locali dei social media: nel parcheggio che serve la Casa Bombardà, si registrano ricorrenti episodi di furto sulle auto in sosta. L’ultimo è di qualche giorno fa. Il parcheggio si trova lungo via Pontoncello (la strada che divide i territori comunali di San Giovanni Lupatoto e Zevio) a circa 100 metri dall’edificio in ristrutturazione posto lungo l’argine del fiume Adige. I veicoli sono parcheggiati lì soprattutto da chi è appassionato di camminate e di corse sull’argine dell’Adige. Non raramente accade però che, al rientro dalla passeggiata, il proprietario trovi l’auto con uno dei vetri sfondato e i valori e beni sottratti. La rabbia dell’ultimo dei malcapitati (Alessio D., neanche a farlo apposta, lupatotino) è massima: per il danno subito e per gli adempimenti burocratici (e non) connessi al furto che variano dalla denuncia ai carabinieri, all’assicurazione, al ricorso al carrozziere per la sostituzione del vetro o la riparazione della serratura. Poi c’è l’immancabile fase di sfogo su facebook: «Possibile che non ci sia un rimedio a tutti questi problemi?», si è chiesto pubblicamente Alessio, l’ultimo concittadino incorso nella disavventura di trovarsi con il vetro anteriore sfondato della sua auto. «I casi sono ricorrenti, direi una quindicina nel corso degli ultimi 12 mesi» conferma Marcello Stoppato, amministratore della pagina facebook denominata «Disagio Lupatotino», alla quale tutti coloro a cui è toccata la spaccata si rivolgono per rendere nota la loro disavventura. Il rimedio potrebbe essere quello di assicurare una sorveglianza ancora più stretta delle forze dell’ordine nel parcheggio. Le pattuglie dei carabinieri sono abituali frequentatrici della zona ma non è possibile assicurare un presidio stabile. Un ulteriore problema deriva dalla collocazione del parcheggio, che si trova in territorio del Comune di Zevio. Anche la (suggerita) installazione di un impianto di illuminazione e di una telecamera di sorveglianza deve perciò fare i conti con la «competenza territoriale». Ciò nonostante l’amministrazione comunale lupatotina (e la sua polizia municipale) sembrano intenzionate ad attivare una telecamera collegata alla propria rete di videosorveglianza per tenere sotto controllo il territorio del comune confinante. Maurizio Simonato, assessore comunale alla sicurezza, manifesta la disponibilità a collaborare con Zevio: «Per questo già lo scorso anno abbiamo inserito nel piano della videosorveglianza l’acquisto di alcune telecamere per la zona dell’Adige ed una in particolare in prossimità della Casa Bombardà e del Parco di Pontoncello. Abbiamo avuto il benestare della Prefettura ed ora è in corso l’iter, con gara, per l’acquisto e la posa delle telecamere. Inoltre siamo in contatto col Comune di Zevio per l’aumento, in coordinamento tra i due enti, dei controlli con le rispettive Polizie locali». Antonio Strambini, assessore comunale di Zevio con delega alla sicurezza, conferma la volontà di cooperare. «Abbiamo deciso di intraprendere dei servizi in collaborazione a diverse ore del giorno per fronteggiare il fenomeno oltre alla disponibilità di San Giovanni di installare una telecamera. L’invito però è anche quello alle persone che frequentano il posto di non lasciare niente in bella vista o a portata di mano visto che la zona è abbastanza isolata e difficilmente controllabile a tutte le ore del giorno» conclude Strambini. •

Renzo Gastaldo

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