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Piscine chiuse, scoppia la bufera

Le piscine interne del Centro sportivo «Garofoli» di San Giovanni Lupatoto
Le piscine interne del Centro sportivo «Garofoli» di San Giovanni Lupatoto
Le piscine interne del Centro sportivo «Garofoli» di San Giovanni Lupatoto
Le piscine interne del Centro sportivo «Garofoli» di San Giovanni Lupatoto

Esplode, attesa e quasi inevitabile, la polemica politica sulla questione del Centro sportivo comunale Garofoli di viale Olimpia e dell’annunciato recesso dalla gestione della «In Sport», la società milanese concessionaria del servizio. Il gestore milanese, infatti, ha deciso di rinunciare per i troppi vincoli imposti dalla normativa anti Covid, che rendono antieconomico il funzionamento dell’impianto. Le prime domande all’amministrazione le ha poste il gruppo civico «Alternativa», per bocca del suo portavoce Remo Tosoni. Ecco i quesiti e le risposte del vicesindaco e assessore allo sport Fulvio Sartori. Il primo interrogativo di Tosoni riguarda il fatto che il Comune «sembra intenzionato ad accettare senza perplessità la comunicazione di recesso di In Sport» e che il Comune stesso si prepari a una nuova gara di appalto, fermando però la struttura. «Non è che tra tre mesi non riparte più nulla?» ha chiesto Tosoni. «L’impianto, quando è stato chiuso, era funzionante. Se in fase di riaccensione si verificassero dei guasti, provvederemo a risolverli», ha risposto il vicesindaco. Tosoni ha domandato quindi se non si potesse assegnare la gestione degli impianti sportivi al secondo classificato, invece di fare un secondo appalto. «Il contesto sociale, economico e giuridico è cambiato molto negli ultimi mesi: riteniamo più corretto procedere ad una nuova gara d’appalto che permetterà ai partecipanti di formulare un’offerta in considerazione della situazione attuale», ha detto Sartori. Il dibattito è tornato poi sul project financing, soluzione che dovrebbe risolvere per anni tutti problemi del centro sportivo. «Perché non si è fatto nel 2018, sapendo della vetustà dell’impianto e perché si punta di nuovo a una gestione-ponte?», ha sottolineato ancora Tosoni. «L’elaborazione, la verifica, la validazione e l’approvazione di un project financing, è un percorso che richiede circa due anni di lavoro, sempre che non si verifichino problemi. Per garantire la continuità del servizio, ora, l’amministrazione ha scelto di bandire una gara ponte, per avere il tempo necessario per sviluppare un project financing», ha ribadito il vicesindaco. Quindi l’esponente civico-progressista è intervenuto sul tema dei costi sostenuti. «Chiediamo se non sia arrivato il momento di portare all’attenzione del Consiglio comunale l’ammontare dei costi pagati con le tasse dei lupatotini, sostenuti negli ultimi due anni dal Comune per il Centro Sportivo», ha proposto Tosoni. «Monitorando i provvedimenti della giunta Gastaldello per il Centro Natatorio, abbiamo scoperto che solo per il 2018 il settore Lavori Pubblici manutenzione e servizi, attraverso nove provvedimenti, ha autorizzato spese per circa 159mila euro; nel 2019, con due provvedimenti separati, per la pavimentazione esterna delle piscine ha speso prima 35mila e 39mila euro. In due anni, insomma, sono stati spesi oltre 233 mila euro». «Dal 2016 in poi, per tutti gli impianti sportivi abbiamo speso milioni di euro, per la manutenzione, il miglioramento e la messa a norma. Anche quest’anno, che è un anno difficilissimo, si spenderà più di un milione di euro per lo sport. L’impianto Garofoli, per essere al passo con i tempi, avrebbe bisogno di una radicale ristrutturazione che può avvenire solo con l’ausilio di un project financing, cosa che è un nostro prossimo obiettivo. Consapevoli di questo fatto, abbiamo deciso di spendere il meno possibile sull’attuale struttura, intervenendo di volta in volta sui guasti che si verificavano e, più in generale, per garantire la sicurezza degli utenti e un livello accettabile di comfort. La sostituzione della pavimentazione della piscina esterna, per fare un esempio, è stata intrapresa per prevenire danni e tagli ai piedi dei frequentatori, specialmente dei bambini». •

Renzo Gastaldo

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