In via Catena guard-rail basso e poche luci

L’incidente accorso al giovane nella notte di ferragosto forse si sarebbe potuto evitare con un guard rail più alto. La protezione, pur a norma, non è in grado di frenare pedoni e ciclisti. Spiegano in Comune: «Questo guard-rail non è a servizio delle persone, ma omologato per le auto e adeguato alla conformità e alla dimensioni della strada». Il comandante della Polizia locale, Cataldo Russo, spiega: «Nel 2018 a seguito di un sopralluogo su via Catena, tenuto conto di struttura e abitazioni, con ordinanza è stato ridotto il limite di velocità dai 90 a 50 km all’ora». Per il 23enne di Lavagno, non in pericolo di vita, è stata una fatalità: ha dovuto fermarsi con la macchina perché non si sentiva bene. La strada in quel tratto è buia. La caduta nella scarpata stata frenata dagli alberi. Le strade di collina sono spesso insidiose, bisogna conoscerle. Inoltre meriterebbero forse una maggiore manutenzione. Via Catena, nel tratto fuori dal centro non è illuminata. A Lugo in località la «Busa», via Dorighi, lo scorso 3 luglio una bambina di otto anni con la bicicletta in una curva ha rischiato di finire nel Progno. Ha fatto un volo di quattro metri, trattenuta fortunatamente dalla vegetazione delle sponde del torrente. «Qui le sterpaglie nascondono il ciglio del Progno ed è facile scivolare», avevano scritto gli abitanti chiedendo un guard-rail. Via Catena fino ad una sessantina di anni fa era una mulattiera. Durante questi ultimi trent’anni case e ruderi sono stati ristrutturati. È diventata zona molto abitata. In via Catena dopo i Calcari c’è vi è un allevamento di tacchini e polli, conduce poi ausoni (Rosaro) e a Cerro. La carreggiata di via Catena è stata solo asfaltata e protetta con questo guard-rail basso. Oggi è frequentata da auto e camion, ciclisti e pedoni. •