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Villa Garda sorpresa Due positivi su 90

L’ingresso di Villa Garda FOTO PECORA
L’ingresso di Villa Garda FOTO PECORA
L’ingresso di Villa Garda FOTO PECORA
L’ingresso di Villa Garda FOTO PECORA

Barbara Bertasi Un primo sospiro di sollievo. Dei 90 tamponi refertati a Villa Garda sui 177 eseguiti tra il 27 e il 30 marzo, a pazienti e personale, solo due, finora, sono risultati positivi al Covid 19. Riguardano un medico e un altro dipendente. Nelle prossime ore restano quindi da refertare 87 tamponi. I risultati sono attesi oggi. Sono questi gli esiti delle analisi comunicate ieri, nel tardissimo pomeriggio, dal laboratorio accreditato dalla Regione Veneto a questa struttura ospedaliera gardesana convenzionata con l’Ulss 9 Scaligera dove il 26 marzo quattro pazienti erano risultati positivi al Covid-19. Commenta il dottor Marco dal Brun, responsabile delle strutture (ospedaliere e ambulatoriali) venete del Gruppo Ghc (Garofalo Health Care), tra le quali c'è, appunto, Villa Garda: «Per ora siamo sollevati per questo primo risultato e attendiamo fiduciosi il completamento delle indagini». Aggiunge il sindaco Davide Bendinelli, che ieri ha presieduto la cerimonia organizzata dall'Anci in tutti i Comuni d'Italia per rendere omaggio alle vittime del Coronavirus e ringraziare il personale sanitario: «Nel nostro paese non si sono verificati nuovi casi di contagio e questo ci rincuora e ci stimola a proseguire sulla strade del rispetto delle regole». Quanto ai risultati di Villa Garda sono ancora parziali per cui per ora preferisco non esprimermi». Tornando ai dati comunicati alla casa di cura dal laboratorio, tre sono le ipotesi sull'esito dei «tamponi a tappeto»: «In caso di test tutti negativi non sarebbe stata presa alcuna misura aggiuntiva», spiega dal Brun. «Se il numero dei positivi sarà significativo si renderà invece necessario un confronto con l'Ulss 9 Scaligera. Nel caso, come pare sia finora, di pochi contagi, ai pazienti sarà esteso il protocollo di isolamento. Finora sono invece apparsi tali solo due collaboratori che saranno messi in quarantena domiciliare non essendo sintomatici. Saranno segnalati all’Ulss 9 che provvederà a tenerli monitorati». I quattro risultati positivi erano stati i due uomini, di 39 e 66 anni, e due donne, di 31 e i 53. «Due sono residenti nel Veronese, uno nella provincia di Rovigo e uno, arrivato in marzo, in Calabria. Le due positive rimangono nel reparto di Riabilitazione nutrizionale e uno in quello di Riabilitazione cardiologica complessa. Il 66enne, che era stato trasferito il 28 all'ospedale di Villafranca, non è in terapia intensiva e non è in pericolo di vita», assicura dal Brun. «Le tre persone rimaste qui continuano a restare in isolamento, ognuna in una stanza singola dove possono accedere solo i medici e il personale sanitario, tutti muniti dei dispositivi di protezione». Ci si chiede se, nel frattempo, potrebbero essere state contagiate altre persone che potrebbero risultare positive più avanti. «Il controllo a tappeto dovrebbe circoscrivere il problema. Continueremo in ogni caso i monitoraggi secondo gli standard di questa struttura di riabilitazione complessa ad alta specializzazione», dice dal Brun. •

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