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Villa Garda, oggi i risultati dei test fatti agli ospiti e a tutto il personale

Il flash mob alla casa di riposo di Legnago FOTO DIENNE
Il flash mob alla casa di riposo di Legnago FOTO DIENNE
Il flash mob alla casa di riposo di Legnago FOTO DIENNE
Il flash mob alla casa di riposo di Legnago FOTO DIENNE

Tamponi «a tappeto» a Villa Garda dove, tra sabato, domenica e ieri, dopo i primi quattro casi positivi a Covid-19 emersi il 26, all'intera «popolazione» della struttura, convenzionata con l'Ulss 9 Scaligera, è stato fatto il tampone. I risultati sono attesi oggi. Intanto a Garda, come informa il sindaco Davide Bendinelli, «non ci sono stati nuovi casi di positività al virus. Due di quelli positivi, che hanno una cinquantina d'anni, sono guariti. I due nosocomi in cui sono ricoverati, ieri mi hanno comunicato l'esito negativo dei tamponi e precisato che sono usciti dalla Rianimazione». Finora, dunque, nel paese si registra il decesso in ospedale solo di un ottantaduenne. Informa intanto il dottor Marco dal Brun, responsabile delle strutture (ospedaliere e ambulatoriali) venete del Gruppo Ghc (Garofalo Health Care), tra le quali Villa Garda: «Tutti, pazienti e dipendenti, sono stati controllati. Sono attualmente 70 i ricoverati con patologie varie. I nostri dipendenti sono oltre un centinaio, ossia 20 medici, 38 infermieri, 26 operatori sanitari, 8 fisioterapisti e altrettanti tecnici, personale amministravo e ausiliario». I quattro risultati positivi sono due uomini, di 39 e 66 anni, e due donne di 31 e i 53. «Due sono residenti nella provincia di Verona, uno in quella di Rovigo e uno, arrivato in marzo, in Calabria. Due sono rimasti nel reparto di Riabilitazione nutrizionale, uno in quello di Riabilitazione cardiologica complessa. Il 66enne è stato invece trasferito all'ospedale di Villafranca. Quanto ai tre che sono rimasti nei due reparti di Villa Garda e sono tuttora asintomatici, sono in isolamento: ognuno in una stanza singola da cui non possono uscire e dove possono accedere solo i medici e il personale sanitario, che sono stati tutti muniti dei dispositivi di protezione. Questo screening «a tappeto è stato attivato dopo la diagnosi dei 4 casi positivi», ricorda dal Brun, «ma tale controllo era già previsto dal nostro specifico protocollo di prevenzione e gestione dell’emergenza, ed è stato attuato grazie alla collaborazione col laboratorio della Regione Veneto. I 4 individuati», precisa, «non avevano i sintomi usuali ma altre sintomatologie, come assenza di gusto e olfatto, incluse appunto nel nostro Protocollo. Il trasferito, invece, manifestava lievi difficoltà respiratorie». Il Protocollo prevede il Triage per chiunque entri: è allestito all'ingresso e valuta, misurando la temperatura corporea e grazie a un questionario anamnestico, eventuali situazioni a rischio. Aggiorna dal Brun: «Ogni cento controlli, attraverso tale Triage, ci capita di individuare tra le 4 e le 5 persone che, per sicurezza, sono indirizzate ad un approfondimento. Gli altri entrano poiché Villa Garda prosegue l'attività medica ordinaria». •

B.B.

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