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Uffici comunali chiusi a San Zeno e Costermano «Qui servizio via Skype»

Emanuele Zanini Uffici comunali chiusi a Costermano e San Zeno di Montagna per l’emergenza coronavirus. Nei due Comuni i sindaci, Stefano Passarini e Maurizio Castellani, pur non avendo finora registrato casi, per cercare di contrastare e contenere la diffusione del virus e «a tutela dei dipendenti e dei cittadini», hanno deciso di chiudere gli uffici in municipio a partire da oggi, «fino al termine dell’evento epidemiologico». Si potrà andare nei due municipi solo al martedì previo appuntamento con l’ufficio protocollo, aperto il martedì mattina dalle 9 alle 12,30 con accesso limitato ad un utente per volta. Sulla stessa linea Cerea nella Bassa. COSTERMANO. In merito alle misure straordinarie adottate, il primo cittadino di Costermano nello specifico precisa che la decisione è nata per «garantire il servizio pubblico continuativo anche se in modo diverso. Da una parte riorganizzeremo gli uffici comunali, dall’altra garantiremo i servizi ai cittadini, evitando che, in caso di un contagio, la macchina amministrativa si fermi». I cittadini, invece di recarsi fisicamente in municipio, potranno ottenere i servizi richiesti ugualmente, telefonando in municipio o inviando una e-mail agli uffici preposti. Nel caso fosse necessario la documentazione richiesta verrà recapitata direttamente a casa di chi ha effettuato la richiesta del caso. «L’obiettivo quindi non è chiudere ma tutelare la cittadinanza mantenendo l’efficienza dei servizi offerti dall’amministrazione e, allo stesso tempo, la tutela della salute sia di chi lavora in Comune e di chi vi si reca», spiega Passarini. Il sindaco di Costermano, inoltre, sta predisponendo una delibera di giunta che verrà firmata martedì prossimo, con un atto di indirizzo a tutti gli uffici comunali. «Inseriremo due capitoli di spesa ad hoc, con relativa copertura», afferma Passarini. «Da una parte per riorganizzare la parte informatica e dotare di postazioni computer con webcam con cui assistere via skype i cittadini per le varie pratiche amministrative e non solo, dall’altra con sostegni alle famiglie in questa fase di emergenza». GLI ALTRI COMUNI. Gli altri Comuni dell’area del Garda Baldo al momento sembrano attenersi alle disposizioni istituzionali con le specifiche precauzioni da adottare e indicazioni del caso, senza aggiungere provvedimenti particolari. Il sindaco di Garda, Davide Bendinelli sta tuttavia valutando se emettere un’ordinanza sulla stessa lunghezza d’onda di quella di Torri del Benaco e San Zeno. «Spero di non essere costretto a farlo», dice. Il primo cittadino di Torri Stefano Nicotra, invece, è chiaro: «Stiamo applicando alla lettera quelle che sono le indicazioni ufficiali inviateci da Roma. Ma nessuna chiusura. Il Comune tuttavia rimane aperto, con, ribadisco, le dovute precauzioni. Ma sia i dipendenti che il sottoscritto sono a disposizione dei cittadini, a maggior ragione in un momento delicato come questo». BRENZONE. Uffici aperti anche negli altri Comuni, come a Brenzone, come precisa il sindaco Davide Benedetti, sebbene con accessi limitati. «Negli uffici si entra uno alla volta, evitando soste in massa o assembramenti», afferma, «stiamo cercando di organizzare gli ingressi attraverso gli appuntamenti, salvo urgenze particolari».

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