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Tutti in coda per Gardaland, anche a piedi

La  coda per  Gardaland: i Comuni di Castelnuovo, Peschiera e Valeggio hanno commissionato uno studio sul traffico, ma non c’è la soluzione Pedoni diretti a Gardaland
La coda per Gardaland: i Comuni di Castelnuovo, Peschiera e Valeggio hanno commissionato uno studio sul traffico, ma non c’è la soluzione Pedoni diretti a Gardaland
La  coda per  Gardaland: i Comuni di Castelnuovo, Peschiera e Valeggio hanno commissionato uno studio sul traffico, ma non c’è la soluzione Pedoni diretti a Gardaland
La coda per Gardaland: i Comuni di Castelnuovo, Peschiera e Valeggio hanno commissionato uno studio sul traffico, ma non c’è la soluzione Pedoni diretti a Gardaland

Grande caos, ieri, come previsto, per la viabilità del basso lago di Garda. Un copione ormai noto che si replica in primavera e in estate con picchi da bollino nero in occasione di festività. La situazione si è rivelata critica fin dalla mattina, sulla Gardesana, intasata soprattutto dai mezzi diretti ai parcheggi di Gardaland, lungo via Derna. Traffico intenso anche sulla tangenziale Sr450 e in uscita dal casello autostradale di Peschiera, paese il cui centro storico è stato attraversato per buona parte della giornata da un lungo e continuo serpentone di auto che gli agenti della polizia locale hanno monitorato senza poter mettere in atto azioni concrete per favorire uno scorrimento più fluido, vista la congestione generalizzata delle arterie stradali. Attrattore straordinario di presenze è stato il parco divertimenti Gardaland che per accogliere la gran mole di visitatori ha dovuto aprire anche i parcheggi lungo il lato sud di via Derna. A rendere ancora più difficoltosa, e a tratti pericolosa, la viabilità sono state le tante persone a piedi, comprese famiglie con bimbi piccoli e passeggini che, a frotte, si dirigevano all’ingresso del parco camminando lungo la strada e attraversando il trafficatissimo incrocio di località Gasparina, tra la Gardesana e via Derna: gruppi provenienti sia dai parcheggi sterrati non serviti da un sottopassaggio verso il parco, sia da Peschiera, che probabilmente hanno raggiunto il lago in treno senza attendere il bus navetta. «Le nostre vite sono condizionate, dobbiamo sempre tener conto dell’afflusso di persone per muoverci da casa ma soprattutto per tornare, perché l’uscita dal parco è ancora più critica», si sfogano i residenti riuniti nel «Comitato per la salvaguardia del territorio delle località Ronchi, Staffalo, Colombaron, Gasparina e Campanello». Spiegano di essere stati avvisati dai responsabili del parco che la giornata di ieri sarebbe stata particolarmente congestionata ma, dicono, «avvertirci non allevia il nostro disagio». «Disagi a parte, è un problema anche di sicurezza, per chi raggiunge il parco a piedi sulla Gardesana, dove non ci sono marciapiedi e corsie ciclopedonali: auspichiamo ci sia una risposta da parte della politica perché questa situazione non è più sostenibile. L’offerta turistico-ricettiva della zona è in continua espansione, mentre le infrastrutture sono sempre le stesse e allo stato dei fatti non c’è un piano di sviluppo che possa cambiare la situazione». Per limitare i disagi dell’uscita dal parco, nel tardo pomeriggio di ieri sono arrivati agenti della polizia locale di Castelnuovo del Garda. Dice infatti il sindaco castelnovese Giovanni Dal Cero: «La vivibilità di Ronchi è insostenibile. Ho interessato più volte anche il prefetto. Siamo inoltre in contatto con Veneto strade e con la Regione per capire se ci siano fondi per realizzare qualche opera che alleggerisca il traffico sulla Gardesana». Di concreto, al momento, c’è uno studio sul traffico commissionato alcuni mesi fa assieme ai comuni di Peschiera e Valeggio: «Abbiamo i flussi di traffico e stiamo avanzando alcune nostre idee per migliorare la situazione esistente», fa sapere Dal Cero annunciando buone notizie per la rotonda in località Gasparina: «Stiamo finendo di acquisire le ultime porzioni di terreno e a breve saremo pronti a partire». •

Katia Ferraro

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