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Serata contro la droga con il «Pesciolino rosso»

Emanuele con suo padre
Emanuele con suo padre
Emanuele con suo padre
Emanuele con suo padre

La storia di Emanuele Ghidini per far capire ai ragazzi quanto importante sia stare alla larga dalla droga. L'appuntamento è oggi alle 20.30 al Cinecentrum di via Gardesana a Torri ed è stato organizzato dal Comune di Torri. A parlare di Emanuele sarà suo padre Gianpietro Ghidini. Era notte fonda, il 24 novembre 2013, quando il telefono di casa Ghidini squillò. All'altro capo una voce annunciò a un papà la tragedia che avrebbe stravolto per sempre la sua vita. Suo figlio, di appena 16 anni, si era gettato nel fiume Chiesa. Durante una festa, Emanuele aveva provato una pasticca di Lsd. «È stato male, non lo controllavano più, era molto nervoso. Quando è arrivato sulla soglia di casa, l'amico che era con lui, gli ha proposto di fare un giro in paese per prendere un po' d'aria. Così sono andati vicino al fiume», ha raccontato in altre serate il padre di «Ema». Davanti all'acqua Emanuele è come impazzito: ha iniziato a dire all'amico che doveva uccidersi e si è buttato di testa. Chi era con lui ha cercato di trattenerlo ma non è riuscito a fermarlo. Quando Gianpietro è arrivato sul posto, di Emanuele non c'era più traccia. «Ho immaginato Emanuele là sotto e volevo lanciarmi anch’io», ha raccontato il padre. «Poi mi sono reso conto che, proprio nel punto in cui Ema si era buttato, avevamo liberato un pesciolino rosso, che si trovava nel nostro stagno e quel giorno era stato morso da una papera. Lui voleva che vivesse». Il corpo del ragazzo fu trovato dopo dieci ore. Dopo la morte di «Ema», papà Gianpietro con la sua famiglia ha passato giorni terribili. Poi la metamorfosi: Gianpietro ha deciso di dedicare la sua vita ai giovani e alla loro crescita, promettendo a suo figlio che avrebbe portato ovunque la sua storia. Dal gennaio 2014 a oggi ha tenuto 1.600 incontri in oltre 500 città, in scuole, oratori e piazze. Da tutto questo è nata una fondazione, il «Pesciolino rosso», che ha come scopo il sostegno dei giovani e che in questi anni è diventata pure una community di migliaia di persone, in cui genitori e giovani si scambiano pensieri e condividono riflessioni su temi come l’adolescenza, il futuro, la scuola e il rapporto tra genitori e figli. La pagina Facebook «Ema Pesciolino rosso» è seguita da 330.000 persone.

G.M.

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