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Sei Comuni in rete nel nome del Bardolino

Un vigneto a Bardolino
Un vigneto a Bardolino
Un vigneto a Bardolino
Un vigneto a Bardolino

Un percorso nel nome del vino Bardolino. I Comuni di Affi, Cavaion, Costermano, Garda, Bardolino e Rivoli hanno terminato il lungo iter arrivando alla creazione del «Cammino del Bardolino». Le amministrazioni comunali hanno fatto rete e messo in «comunicazione» ben 61 aziende agricole, produttrici di vino Bardolino Doc, disseminate in un’area di circa 130 chilometri quadrati. In questo modi si offre l’opportunità, a coloro che scelgono di intraprendere il percorso a piedi o in biciclette, di esplorare il paesaggio del lago di Garda assaporandone i prodotti tipici. Nelle ultime settimane c’è stata la posa capillare della segnaletica informativa dell’itinerario turistico. Inoltre ci sono starti interventi di valorizzazione e qualificazione paesistico-ambientale del territorio con la sistemazione di cinque aree di sosta (tre a Bardolino, una a Garda e una a Cavaion) con posa di arredi urbani, vale a dire panche per la seduta, tavoli e cestini per la raccolta dei rifiuti. In particolare sono stati posti 53 pannelli informativi lungo il percorso: 33 in legno e 20 in acciaio. Pannelli che riportano un estratto della planimetria del luogo, il tracciato del percorso da seguire e i maggiori punti di interesse, scaricabili sullo smartphone inquadrando il Qr Code con l’apposita app. L’idea della creazione del «Cammino del Bardolino» parte nel gennaio del 2016 e il complesso progetto, redatto dallo studio Land guidato dall’architetto Andreas Kipar, ha avuto in Bardolino il Comune capofila che ha proceduto all’aggiudicazione dei lavori, tramite la Centrale unica di committenza Custoza Garda Tione. In sintesi l’arredo urbano è stato affidato alla ditta Holzof srl, la segnaletica all’azienda Sand Italia, mentre per i lavori di posa della segnaletica, dell’arredo e la sistemazione delle aree di ristoro, l’incarico è stato assegnato alla Co.Bit. La spesa totale, ripartita con quote diverse tra i Comuni a seconda dei numeri di abitanti, è stata di 184mila euro. L’opera è finanziata con il contributo del Gal Baldo Lessinia, ente presieduto da Ermanno Anselmi, che eroga fondi europei in collaborazione con la Regione Veneto e l’Avepa. Lo scopo è stato quello di delineare una fitta rete di percorsi esistenti percorribili a piedi, partendo da uno dei sei centri abitati, proponendo ai turisti, ma non solo, paesaggi meno battuti. Nel contempo si è permesso il recupero naturalistico di spazi di pianura e collinari degradati con la realizzazione di un’infrastruttura verde che ha la funzione di valorizzare la biodiversità naturalistica. Adesso tocca agli enti promotori divulgare nelle sedi opportune il tracciato, i circuiti ad anello che si innestano su due importanti ciclovie: ad ovest la ciclopedonale della riviera gardesana e a est la ciclopista del Sole lungo la via Claudia Augusta. •

S.J.

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