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Richiesta d’aiuto per i danni sul lago

Peschiera: il ristorante che si è staccato dall’attracco ed ha navigato lungo il Mincio dopo il maltempo che ha colpito il lago
Peschiera: il ristorante che si è staccato dall’attracco ed ha navigato lungo il Mincio dopo il maltempo che ha colpito il lago
Peschiera: il ristorante che si è staccato dall’attracco ed ha navigato lungo il Mincio dopo il maltempo che ha colpito il lago
Peschiera: il ristorante che si è staccato dall’attracco ed ha navigato lungo il Mincio dopo il maltempo che ha colpito il lago

Azienda gardesana servizi si appella alle istituzioni per chiedere aiuto per i danni provocati dal maltempo che ha flagellato il Garda venti giorni fa. Azienda Gardesana ha inviato una lettera ufficiale al governatore veneto Luca Zaia e ai ministri dell’Ambiente Sergio Costa e delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio. È ancora fresco il ricordo dei disastri che il maltempo – con vento fortissimo, pioggia e grandine – ha causato lungo le coste gardesane sabato 4 e soprattutto domenica 5 maggio, devastando i litorali da Malcesine fino a Peschiera. Il presidente di Ags Angelo Cresco è passato così all’azione rivolgendosi al presidente delle Regione e ai due ministeri, invocando un aiuto economico con richiesta di rimborso danni per quell’evento eccezionale che ha colpito il Benaco. Cresco ha scritto anche ai parlamentari e ai consiglieri regionali veronesi, per invitarli a sostenere la causa dei territori gardesani colpiti. Lo stesso presidente di Ags ha precisato come «la nostra azienda, nel rispetto della propria vocazione pubblica, vicina al territorio, è stata incaricata dai Comuni rivieraschi colpiti dal maltempo di farsi portavoce dei territori gravemente danneggiati, per ottenere il rimborso dei danni causati dall’eccezionale ondata di maltempo». Sono nove i paesi maggiormente coinvolti: Bardolino, Brenzone, Castelnuovo, Garda, Lazise, Malcesine, Peschiera, San Zeno di Montagna e Torri del Benaco. Nella lettera inviata al governatore Zaia e ai ministri, il presidente Cresco precisa che il vento particolarmente violento, la pioggia e la lunga grandinata di quel terribile fine settimana, hanno causato «notevoli danni, sia alle colture vitivinicole che al territorio, con importanti allagamenti alle abitazioni e alle attività commerciali». Mentre la lagheggiata «di potenza impressionante» ha causato «danni importanti alle infrastrutture turistiche del lago come pontili, spiagge, difese spondali, passeggiate lungolago e a numerose aziende turistiche della costa e dell’entroterra». Per queste ragioni, «considerata la gravità dell’evento e l’imminente avvio della stagione turistica, cuore economico fondamentale dell’area benacense», Ags e le amministrazioni locali chiedono «un intervento di mitigazione dei danni alle istituzioni», con l’obiettivo di arrivare in tempi rapidi ad un ritorno alla normalità. «Nella nostra richiesta», ha precisato il presidente Cresco, «abbiamo deciso di coinvolgere parlamentari e consiglieri regionali perché supportino l’appello lanciato dal territorio, certi della loro sensibilità e dell’impegno affinché la nostra domanda non rimanga lettera morta». Allo stesso tempo, Ags ha inoltrato una lettera anche agli stessi sindaci dei Comuni colpiti dal maltempo, affinché presentino un elenco delle stime dei danni subiti da infrastrutture, aziende e abitazioni private. Le sollecitazioni ad un intervento urgente da parte della Regione erano iniziate già la scorsa settimana, quando lo stesso Cresco, accompagnato dal direttore Carlo Alberto Voi, dal sindaco di Castelnuovo e presidente di Ats Garda Ambiente Giovanni Peretti e dal vicesindaco di Peschiera Filippo Gavazzoni, aveva incontrato a Palazzo Balbi a Venezia l’assessore regionale Giuseppe Pan per discutere del progetto di «Contratto di lago». Nella riunione veneziana con l’assessore Pan sono stati affrontati anche altri temi tra cui la pesca sul lago e la riproduzione di alcune specie ittiche come il coregone, la trota, l’alborella e il carpione, oltre che la richiesta di «sanificazione» delle carene delle imbarcazioni che navigano il Garda, «su cui spesso, purtroppo, troviamo resti di pesci o mitili alieni». •

Emanuele Zanini

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