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Questo Circolo è sempre «acceso»

Il direttivo del Circolo Noi San Giuseppe di Castelnuovo del Garda
Facce da Carnevale: uno scatto durante la preparazione della festaIl presidente Silvano OlivieriIl concerto per la festa del patrono
La squadra di calcetto con la Supercoppa del torneo vinto La torta preparata per la festa della mamma
Un laboratorio allestito nel corso delle attività del Grest
Il direttivo del Circolo Noi San Giuseppe di Castelnuovo del Garda Facce da Carnevale: uno scatto durante la preparazione della festaIl presidente Silvano OlivieriIl concerto per la festa del patrono La squadra di calcetto con la Supercoppa del torneo vinto La torta preparata per la festa della mamma Un laboratorio allestito nel corso delle attività del Grest
Il direttivo del Circolo Noi San Giuseppe di Castelnuovo del Garda
Facce da Carnevale: uno scatto durante la preparazione della festaIl presidente Silvano OlivieriIl concerto per la festa del patrono
La squadra di calcetto con la Supercoppa del torneo vinto La torta preparata per la festa della mamma
Un laboratorio allestito nel corso delle attività del Grest
Il direttivo del Circolo Noi San Giuseppe di Castelnuovo del Garda Facce da Carnevale: uno scatto durante la preparazione della festaIl presidente Silvano OlivieriIl concerto per la festa del patrono La squadra di calcetto con la Supercoppa del torneo vinto La torta preparata per la festa della mamma Un laboratorio allestito nel corso delle attività del Grest

Il presidente del Circolo Noi San Giuseppe, dal novembre 2018, è Silvano Olivieri, 54 anni, dipendente del Comune di Castelnuovo. Ha fatto parte anche dei direttivi precedenti come consigliere con delega allo sport e altre attività. Dall’anno scorso, grazie ad una nuova fase di rinnovamento, è stato eletto presidente accompagnato da alcuni consiglieri dei precedenti mandati e da un bel gruppo di giovani, che da sempre mancava nel Circolo. Un giusto mix di esperienza ed energie nuove, nella speranza di raggiungere obiettivi come il coinvolgimento dei giovani e delle famiglie con bambini. Silvano è entusiasta dell’ambiente e pieno di volontà per farlo funzionare al meglio. «Prima del Circolo Noi», racconta, «esisteva una aggregazione giovanile parrocchiale aderente all’Anspi, che si ritrovava nella struttura costruita al tempo di don Gabriele Zanetti. La costruzione, sede del Noi, sempre oggetto di puntuale manutenzione, è disposta su tre piani; a livello della strada c’è il salone con il bar; nel piano sotto, un salone altrettanto ampio usato per feste, riunioni, compleanni; nel seminterrato è stata ricavata una sala giochi con ping pong e calciobalilla. «All’esterno», continua Olivieri, «c’è un meraviglioso parco con una struttura chiamata “Pagoda” voluta fortemente dal parroco don Eros Zardini, dove si fanno, in estate, una marea di attività. C’è anche un campetto a cinque, una piastra polivalente. Da giugno a settembre l’attività prevalente del Circolo si svolge all’aperto. Con una breve pausa a Ferragosto». Il bar è sempre aperto? «Tutti i pomeriggi, grazie al contributo di una ventina di favolosi volontari; durante la settimana è aperto anche il martedì mattina, quando c’è il mercato comunale ed è meta di molti clienti. È poi aperto anche la domenica mattina. Durante la settimana è frequentato da parecchi anziani, uomini e donne, che giocano a carte e a tombola. Per loro è un momento d’incontro abituale, tradizionale ormai. Se chiudessimo creeremmo dei problemi». Qual è il vostro programma? «All’inizio dell’anno», chiarisce il presidente, «facciamo una previsione e l’obiettivo che ci siamo proposti è di mantenere quanto di buono si faceva prima in continuità e proporre nuove iniziative soprattutto grazie al gruppetto dei giovani che magari stimolano le famiglie. Gli eventi tradizionali, che abbiamo confermato, erano soprattutto quelli legati alle attività parrocchiali: all’Epifania, in collaborazione con il gruppo del Carnevale e l’Amministrazione comunale, organizziamo l’arrivo della Befana in piazza offrendo il pandoro, il cotechino e doni per i bambini. Altre feste in cui la presenza del Noi si fa sentire sono San Giuseppe, festa del papà, la festa della mamma, la festa dei nonni, la festa patronale e l’attività del Grest. Inoltre facciamo nuove proposte come i laboratori prenatalizi per preparare lavoretti o il piccolo presepe da portare a casa o la riappropriazione del Carnevale». Spiega Olivieri: «Con i giovani e alcuni volontari adulti abbiamo coinvolto molto i bambini. Allora: il giorno antecedente alla manifestazione organizzata dal “Carnevale di Castelnovo”, prepariamo il nostro carro e, nel parco, lo presentiamo alla comunità. Il giorno dopo sfilerà con gli altri carri per le vie del paese e, nelle domeniche successive, sfilerà a Verona, a Domegliara, a Mirandola ecc. Ed è stato un successone!». Le attività, ricorda Olivieri, «sono sempre condite e intervallate da momenti conviviali per stare insieme, per amalgamare e aggregare il gruppo, i nostri associati e la comunità. Dobbiamo dire che i risultati sono buoni e tangibili: abbiamo 700 associati al nostro Circolo». Le altre proposte? «Fondamentale per noi è la festa del patrono l’8 settembre, la festa della Natività della Madonna. Tutto il fine settimana si caratterizza con il momento religioso della processione e con eventi organizzati dal Noi. Offriamo, nella Pagoda, un pranzo gratuito a tutti gli anziani ultrasettantenni che vogliono partecipare; di solito sono 120-130 anziani. La sera un concerto con un gruppo musicale di grido. Tra le altre iniziative annuali voglio anche ricordare che il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio, continuiamo la tradizione di del salame nuovo: la sera offriamo pane e salame cotto o crudo a tutti». Quali rapporti intrattenete con le altre associazioni del paese? «Per noi questi rapporti sono fondamentali anche per la stessa nostra sopravvivenza. Cerchiamo di aiutarci vicendevolmente. Faccio un altro esempio: la Festa dell’uva è una manifestazione importante per il paese, che cade la settimana successiva alla festa del patrono. In quell’occasione collaboriamo con l’Amministrazione che ci mette a disposizione una casetta e noi ci presentiamo come Circolo, ci facciamo conoscere». Conclude il presidente: «Vorrei ricordare i miei predecessori, che hanno svolto un lavoro egregio. Sono Giovanni Esposito e Fabrizio Cane, che tra l’altro hanno recuperato la festa del patrono ch’era andata in disuso». •

Gian Battista Muzzi

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