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Punto di primo intervento Sono in arrivo nuovi medici

L’ospedale di Malcesine
L’ospedale di Malcesine
L’ospedale di Malcesine
L’ospedale di Malcesine

Dal oggi il Punto di primo intervento dell’ospedale di Malcesine sarà potenziato con l’arrivo di nuovi medici, che resteranno operativi fino alle 8 di lunedì 19 ottobre di quest’anno. A deciderlo è stato il direttore generale della Ulss 9 di Verona, Pietro Nicola Girardi, che ha firmato la delibera con cui si autorizzano gli uffici a contrarre «prestazioni mediche di copertura dei turni di Punti di primo intervento dell'ospedale di Malcesine». Il 18 febbraio scorso, pochi giorni prima dell’esplosione della pandemia anche in territorio scaligero, il direttore del Pronto soccorso di Bussolengo, Villafranca e Malcesine aveva scritto alla direzione dell’Ulss 9 precisando: «Visto l'incremento di accessi al Punto di primo intervento di Malcesine nel periodo estivo si chiede l'attivazione di una procedura negoziata per l'affidamento ad impresa specializzata dell'espletamento del servizio di prestazioni mediche di copertura dei turni di Punti di primo intervento, 24 ore su 24 e per trasporti in ambulanza, dal 18 aprile al 17 ottobre». A causa del Covid-19 è poi avvenuto lo slittamento della tempistica per arrivare a espletare la procedura e trovare la ditta che coprirà i turni medici aggiuntivi al presidio dell’alto Garda. Metodica questa che è la strategia più usata dalle Ulss per potenziare per alcuni periodi dell’anno, soprattutto reparti di medicina d’urgenza e d’emergenza in luoghi turistici. All’ospedale di Malcesine questo sistema è ormai consolidato. Anche se la stagione 2020 è piuttosto strana e ancora non è decollata, il direttore generale, sentiti anche alcuni sindaci della zona, ha dato seguito al potenziamento medico. Dal 2014, infatti, quando direttore generale dell’allora Ulss 22 era Alessandro Dall’Ora, la Regione aveva approvato le schede ospedaliere prevedendo che Malcesine perdesse la specificità di «ospedale per acuti» eliminando i posti letto di ortopedia, e diventando invece «ospedale nodo di rete» con il Centro di riferimento nazionale per la cura e gli esiti tardivi della Poliomielite e riabilitazione. Ciò aveva comportato la cessazione dell’attività operatoria ortopedica e il venir meno della figura dell'anestesista che, in caso di necessità, prima effettuava la medicalizzazione dei trasporti interospedalieri. Da allora il Punto di primo intervento viene potenziato con i medici delle cooperative che quest’anno, si fermeranno poco meno di tre mesi. Il bando prevede il compenso orario di 40 euro lordi per i medici e una spesa complessiva di 85 mila euro per l’Ulss 9. Ora che il bando è stato emanato, toccherà a una commissione dell’Ulss giudicare le offerte che arriveranno, e che porteranno nuovi medici. •

G.M.

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