<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Passo avanti per la rotonda «anti-code»

L’incrocio tra la strada Gardesana e via Derna e via Gasparina in cui sorgerà la nuova rotatoria
L’incrocio tra la strada Gardesana e via Derna e via Gasparina in cui sorgerà la nuova rotatoria
L’incrocio tra la strada Gardesana e via Derna e via Gasparina in cui sorgerà la nuova rotatoria
L’incrocio tra la strada Gardesana e via Derna e via Gasparina in cui sorgerà la nuova rotatoria

Per vedere realizzata la rotatoria tra la strada Gardesana (Sr 249), via Derna e via Gasparina servirà del tempo, almeno un anno per l’avvio dei lavori stando a previsioni ottimistiche, ma un ulteriore passo verso la trasformazione dell’incrocio è stato fatto con l’approvazione del progetto definitivo da parte della Giunta comunale di Castelnuovo del Garda. Della necessità dell’opera si parla da anni: servirà innanzitutto a regolare la viabilità in entrata e uscita da via Derna (che porta ai parcheggi e agli hotel di Gardaland), uno dei punti più critici sulla Gardesana per l’alta densità di traffico generato dalle attrazioni turistiche della zona e dalla vicinanza a snodi importanti come il casello autostradale di Peschiera. Fondamentale per mettere in sicurezza l’incrocio e importante per rendere più fluido il traffico, tamponando almeno in parte i problemi vissuti in particolare dagli abitanti di località Ronchi, l’opera sarà tuttavia una goccia nel mare. Non solo perché saranno necessari altri interventi strutturali per sgravare la Gardesana (nuovo casello di Castelnuovo collegato alla tangenziale Sr 450, svincolo della tangenziale su via Derna e allargamento di quest’ultima a quattro corsie anche dal futuro svincolo alla rotonda che porta agli hotel di Gardaland), ma soprattutto considerando che la zona lago di Castelnuovo vedrà nei prossimi anni un’ulteriore espansione degli insediamenti turistici, con il conseguente carico di traffico aggiuntivo. C’è il villaggio turistico che occuperà l’area dell’ex stabilimento industriale Saima e le aree circostanti, con l’edificazione di circa 50mila metri cubi di volumetria; c’è il «Gardaland bungalow village», altro campeggio-villaggio che sorgerà su un’area a ridosso dell’abitato dei Ronchi (anche qui con l’edificazione di 50mila metri cubi); e c’è il piano urbanistico «Ca’ Bianca» con 22.500 metri cubi di residenza e 16.500 metri cubi per edifici destinati a campeggio. Nell’immediato bisognerà poi fare i conti, già dalla prossima primavera, anche con la nuova proposta di Gardaland che inaugurerà il Legoland Waterpark. La rotatoria ha un costo di 400mila euro e sarà realizzata attraverso la società Forte del Garda Spa (nuova ragione sociale della Saima industrie meccaniche Spa) dell’imprenditore Pietro Delaini, la stessa società che da oltre un decennio ha stipulato un accordo pubblico-privato con il Comune per la trasformazione turistica dell’area industriale ancora presente in zona lago e il trasferimento della fabbrica in località Mongabia. Secondo quanto stabilito dalla precedente amministrazione comunale dopo aver recepito le prescrizioni della Commissione provinciale per la Valutazione di impatto ambientale, l’opera sarà realizzata dalla Forte del Garda come mitigazione in vista del futuro insediamento ricettivo e finanziata con lo scomputo degli oneri di urbanizzazione da erogare al Comune, che ammontano a 778mila euro. L’approvazione del progetto definitivo da parte della Giunta ha reso effettiva la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, passaggio che ora rende possibile al Comune avviare gli espropri delle aree circostanti l’incrocio per realizzare la rotatoria. «Una proprietà ha già ceduto delle particelle, ora parte l’iter vero e proprio degli espropri», dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Cinzia Zaglio. Tra i sei da attuare, per cui a bilancio sono stati destinati 10mila euro, ci sono anche quelli a carico di Gardaland e a società collegate al parco divertimenti. «Prevediamo che nell’arco di pochi mesi potremo disporre dei terreni per iniziare i lavori», aggiunge Zaglio, «la realizzazione della rotatoria dipenderà da quando la società potrà essere in grado di cantierizzare l’opera, ma anche dalle tempistiche imposte da Veneto Strade. L’attenzione del Comune verso la massima riduzione dei tempi sarà costante in questi mesi». •

Katia Ferraro

Suggerimenti