<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Legoland, preoccupa il traffico in arrivo

Il cantiere di Legoland Water Park: la nuova attrazione aprirà in maggio FOTO PECORA
Il cantiere di Legoland Water Park: la nuova attrazione aprirà in maggio FOTO PECORA
Il cantiere di Legoland Water Park: la nuova attrazione aprirà in maggio FOTO PECORA
Il cantiere di Legoland Water Park: la nuova attrazione aprirà in maggio FOTO PECORA

Da un lato l’orgoglio per l’apertura di Legoland Water Park, il parco acquatico per famiglie marchiato Lego che Gardaland inaugurerà a maggio, qualificando ulteriormente l’offerta e l’attrattività della zona lago. Dall’altro la preoccupazione per l’impatto viabilistico generato da questa nuova proposta, che si somma alle tante previsioni urbanistiche in corso o che verranno attuate nel prossimo futuro nel basso lago. Sebbene Gardaland non abbia allargato i propri confini (Legoland sorge nel parco su un’area di 15mila metri quadrati fino a poco tempo fa occupata da spazi logistici e da alcune attrazioni come il Palatenda), l’aspettativa della proprietà è di incrementare i circa 3 milioni di visitatori in arrivo in media ogni anno. Generando, di conseguenza, ulteriore traffico sulla già congestionata Gardesana e sulle vie limitrofe. Stando al comitato di cittadini nato la scorsa estate per tutelare chi vive nella frazione Ronchi e nelle aree vicine, Legoland ospiterà un numero massimo di 2mila persone al giorno. L’accesso sarà all’interno di Gardaland e sarà possibile acquistando biglietti combinati (non ancora disponibili online) dei due parchi. «Nell’ultimo incontro con i rappresentanti del parco e gli amministratori comunali di Castelnuovo non ci è stata illustrata alcuna strategia migliorativa per la viabilità», spiega Matteo De Gobbi, segretario del comitato di cittadini. Il disagio non è causato solo dalle lunghe code che nella bella stagione e durante i ponti e le festività congestionano la Gardesana peggiorando la qualità della vita di chi vive a ridosso del parco e non solo, ma è dato anche dall’andirivieni di furgoni e mezzi pesanti che riforniscono il parco passando da via Verdi, strada che attraversa l’abitato dei Ronchi (il 13 agosto scorso, dalle 7.30 alle 13, un componente del comitato ha contato 169 mezzi diretti al magazzino di Gardaland, tra cui 19 camion). Come opera compensativa i residenti hanno chiesto a Gardaland di realizzare una viabilità alternativa per raggiungere il cancello del parco destinato agli approvvigionamenti, viabilità che consiste nell’allargare via Gasparina e nel costruire una nuova strada che bypassi l’abitato della frazione. «Ci è stato risposto che quest’opera è prevista con la realizzazione del futuro villaggio turistico di Gardaland e che dinamiche societarie interne non permettono di realizzarla prima», dice De Gobbi. «Ci attendiamo un’estate bollente per la viabilità. Se la situazione non sarà tollerabile siamo pronti a fare proteste pubbliche», annuncia la presidente del comitato Donatella Giubelli. «In vista dell’apertura di Legoland Water Park, Gardaland non ha dovuto fare uno studio sulla viabilità perché la struttura è nel parco», spiega il sindaco di Castelnuovo Giovanni Dal Cero, non nascondendo la preoccupazione «per il sicuro aumento del traffico che ha già raggiunto livelli spaventosi sulla Gardesana». Il riferimento è ai dati di uno studio commissionato con i comuni di Peschiera e Valeggio, che in questi giorni è stato consegnato alle amministrazioni con le possibili soluzioni da attuare. «A breve ci incontreremo tra sindaci per valutarli», aggiunge Dal Cero, «ho fiducia che la Regione Veneto ci aiuterà finanziando o cofinanziando interventi non più rinviabili come l’allargamento del secondo tratto di via Derna. Vogliamo inoltre portare avanti una pianificazione urbanistica che permetta di creare un parcheggio scambiatore all’uscita del futuro casello autostradale». Casello per cui il sindaco dice di non aver avuto aggiornamenti dall’Autostrada Brescia-Padova né sull’avvio dei lavori, né sull’osservazione che il Comune ha presentato. •

Katia Ferraro

Suggerimenti