Viste le pessime previsioni meteorologiche il sindaco di Torri, Stefano Nicotra, non ha voluto rischiare. E così giovedì sera, dopo l’allarmante bollettino meteo inoltrato dalla Prefettura nel tardo pomeriggio dell’altro ieri, con allerta rossa e arancione per rischio idrogeologico e idraulico in alcune aree della provincia, compresa quella del lago, il primo cittadino torresano non ci ha pensato due volte e ha deciso di chiudere le scuole per la giornata di ieri. «Viste le drammatiche esperienze passate», sottolinea Nicotra, «non me la sono sentita di far circolare i pulmini per il trasporto degli studenti e le vetture dei genitori che accompagnano i figli a scuola». Tuttavia, per fortuna, ieri, non si sono registrati particolari disagi sul territorio. La pioggia scesa a catinelle e il vento, che ha soffiato in particolare durante la nottata, non hanno creato eccessivi problemi. Polizia municipale, Protezione civile di Torri e operai comunali sono stati comunque allertati già dalla mezzanotte di giovedì, per essere pronti a intervenire in caso di necessità. Per sicurezza e per prevenire possibili disagi, all’alba di ieri gli addetti del Comune hanno controllato i canali e le vallette del territorio, in particolare quelli limitrofi alla strada Gardesana, che fossero sgombri da rami, detriti e fango. In località Piaghen, non distante da Pai, in una strada interna verso la collina, è stata messa in sicurezza una pianta situata in un’area aprivata, che a causa del vento si era pericolosamente piegata. L’allerta rimane massima fino a mezzogiorno di oggi, come ha spiegato il sindaco Nicotra: «Vigili e protezione civile continuano il costante monitoraggio del territorio, controllando che tutto sia a posto su strutture pubbliche e parcheggi, oltre che sulla viabilità. L’esperienza insegna». Il riferimento è al disastro dello scorso agosto, quando una violentissima tempesta di vento e acqua ha devastato il litorale e l’entroterra collinare tra Torri e Albisano abbattendo alberi come birilli, così come un traliccio dell’energia elettrica, mandando alla deriva imbarcazioni e danneggiando abitazioni e locali. E ancora, nel maggio scorso sempre il vento e la pioggia avevano divelto pontili, sommerso le spiagge, sradicato altri alberi e distrutto altre barche. Era stata un’apocalisse simile a quella dell’agosto del 2018 e alla lagheggiata del giugno dello stesso anno. Sono state drammatiche esperienze, insomma, che hanno segnato profondamente il paese e che saranno ricordate per molto tempo, nonostante in tutti gli episodi vi sia sempre stato il pronto intervento delle forze dell’ordine, della polizia locale e della Protezione civile. Alla luce di tutto questo, dunque, il sindaco ha preferito la via della prevenzione e ha giocato d’anticipo cautelandosi nel caso si fosse fatta avanti in questi giorni una nuova calamità. •