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Ferrara di Monte Baldo

Il piccolo paese
diventa grande
sulla tv giapponese

Ferrara di Monte Baldo
La troupe giapponese con il vice sindaco Paolo Rossi
La troupe giapponese con il vice sindaco Paolo Rossi
La troupe giapponese con il vice sindaco Paolo Rossi
La troupe giapponese con il vice sindaco Paolo Rossi

Raccontano che fu un angelo a suggerirgli, dal cielo, di diffondere nel suo Paese, il Giappone, «I racconti dei borghi meravigliosi d’Italia». Fu così che Kuszuhiva Taghuci produsse, nel 2007, questo programma di enorme successo. Ora lui non c’è più. È morto nel 2016, ma il nuovo produttore Terashima ne ha seguito le orme ed è arrivato a scegliere, tra queste piccole perle, Ferrara di Monte Baldo, il 322mo borgo raccontato.

La troupe è approdata ai piedi del Baldo ai primi di dicembre dove è rimasta fino a pochi giorni fa, riuscendo a vedere Ferrara col sole, la nebbia, la neve. «Il nostro scopo», dice Miyako Masaki, della ma&m mediaservices, azienda di tutte le tivù giapponesi con sede a Roma, «è trasmettere i valori su cui si fonda la nostra Memoria, personale e comune». Così fanno interviste fiume scandagliano, nelle loro case, gli animi di chi desidera raccontarsi. «Prima di raggiungere la nostra meta», spiega sempre Masaki, «scriviamo ai sindaci se siano interessati al programma che illustriamo. Sempre premettendo che non chiediamo denaro ma nemmeno lo offriamo a chi si lascerà, volontariamente, coinvolgere. Il caso di Ferrara è stato unico», evidenzia, «il sindaco non s’è limitato ad esprimersi ma ha convocato un’assemblea per sapere dalla comunità se fosse disposta e collaborare con noi. L’assenso è stato grande», dice. «Di solito la lista delle persone disponibili è di 5 o 6 volontari che qui, invece, sono stati ben 20! Tantissime per un paese che ha 220 abitanti». Così sono passati alla prima intervista, che è sempre telefonica. «Abbiamo chiesto sempre come trascorrano la vita quotidiana, se siano entusiasti del loro lavoro o se nutrano una passione particolare, che rapporto hanno con la comunità e, soprattutto, con la famiglia, valore fondamentale in questa nostra moderna società».

 

«LA CITTADINA PRODIGA»

Li ha colpiti la storia di Isabella Bertoletti. «Quando si sposò andò a Mantova ma Ferrara le mancava e, dopo anni, non ha resistito a quel richiamo ed è tornata. Ora conduce un alimentari, «La Bottega del paese» che tiene sempre aperta. Un negozio che nelle festività è colmo di gente ma che nei giorni feriali spesso si svuota: circostanza che non cambia nulla perché il minimarket è sempre operativo con tutte le sue primizie». E lo sarà anche domani dalle 8 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.

 

IL VICE SINDACO

Li ha poi colpiti la figura del vicesindaco Paolo Rossi: «È stato sindaco per 3 mandati», evidenzia Masaki, «riuscendo a stare vicino alla famiglia e a fare il suo lavoro: il panettiere. Un’attività che inizia alle 5,30 quando il paese dorme ma prosegue in Comune, in Regione, tra le mura domestiche dove sta vicino a moglie e figli». In tanti anni, con lui, Ferrara ha cambiato aspetto ed è diventata quello che queste persone, in arrivo dall’altra parte del mondo, hanno apprezzato: «Accoccolata ai piedi del Monte Baldo», dice ancora la coordinatrice del gruppo giapponese, «è tenuta benissimo, decorata con gusto, pulita ordinata: è un piccolo gioiellino».

 

GENTE SPECIALE

Anche la gente è stata speciale: «Quando siamo arrivati tutti sapevano chi fossimo e, incontrandoci, ci hanno sempre salutato sorridendo». Scegliendo il vicesindaco hanno voluto incontrarlo prima delle 5,30, mentre faceva colazione con la famiglia. Poi sono stati al forno osservandolo e filmandolo mentre impastava e infornava i suoi panini e le profumate pagnotte. «Un lavoro di valore immenso perché imparato dal padre di cui ha portato avanti il ruolo: fare il pane per la sua gente».

Isabella ha invece colpito per l’attaccamento profondo alla sua terra: «La nostalgia per la sua Ferrara l’ha riportata qui». In questi giorni, con dei volontari, ha addobbato il paese con legna del bosco. «Ma niente albero di Natale per non abbattere abeti», dice.

 

IN ONDA A FEBBRAIO

Il programma andrà in onda solo in Giappone in febbraio. Il sogno di tutti è vederli tornare con una registrazione ed organizzare una serata in cui quelle immagini potranno essere proiettate e condivise. Il sindaco Serena Cubico dice: «Sono orgogliosa di questa visita. Abbiamo avuto un’occasione preziosa di esser visti e compresi nelle sfaccettature della vita di un piccolo paese di montagna». •

Barbara Bertasi

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