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Il Brusa la Vecia

Falò anche in provincia: a Torri fiamme alte cinque metri

Le persone in piazza a Torri (Musuraca)
Le persone in piazza a Torri (Musuraca)
Rogo della Vecia a Torri (video Musuraca)

Centinaia di persone accorse e pronte ad applaudire e a gioire appena la “vecia” ha preso fuoco e, pian piano, è stata letteralmente divorata dalle fiamme alte anche fino a 5 metri rispetto a terra.

Verso le 17.30, nella piazza del porto a Torri s’è ripetuto il consueto copione col quale si dà il benvenuto al nuovo anno e si bruciano metaforicamente, con tanto di falò reale in piazza, i dispiaceri e gli eventi avversi dell’anno appena terminato.

 

E così il sindaco in persona, Stefano Nicotra, coadiuvato dal consigliere comunale con delega alla agricoltura, Giorgio Consolini, forse per questo “addetto al lanciafiamme” e piromane ormai provetto anche se solo per questa giornata dell’anno, hanno dato il via al rogo propiziatorio.

La befana, o meglio, “la vecia” era stata allestita con giornali, cartapesta e rami secchi dal maestro Renzo Girardi, scultore assai noto in paese e fine intagliatore del legno di olivo, sopra a una catasta alta almeno 5 metri e circondata da rami di olivo e carta, Nicotra e Consolini con un rudimentale lanciafiamme costituito da una bombola di gas, un lungo tubo e una bocchetta sputafuoco, hanno virtualmente cancellato le sfortune del 2019.

 

I più divertiti e stupiti sono stati i bambini, accorsi a centinaia e che quest’anno, a differenza di altri anni, non hanno gettato nel falò neppure un petardo, in ossequio alla delibera comunale sulla sicurezza, che impedisce questo genere di botti durante le manifestazioni pubbliche. Soddisfatte anche le Forze dell’Ordine, sia la Polizia Locale che i Carabinieri, che i volontari della Croce Bianca e della Protezione Civile, i quali si sono tutti limitati ad osservare la scena ma senza, per fortuna, alcuna necessità di intervento.

“L’augurio che faccio a tutti di cuore”, ha detto il primo cittadino accompagnato anche dal parroco, don Arnaldo Piovesan, pure lui divertito e in vena di battute nonostante la festa pagana abbia ben poco di religioso, “è davvero che il 2020 porti a tutti tanta serenità e salute. Con queste due cose insieme si possono affrontare tutte le avversità della vita e, onestamente, tutto il resto può passare in secondo piano. Quindi spero che l’anno nuovo possa essere per tutti ricco di queste indispensabili componenti, sia per i miei concittadini che per gli ospiti di Torri”, ha chiuso Nicotra.

Gerardo Musuraca

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