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Dipendenti dell’ospedale a piedi a Venezia

Una passata manifestazione organizzata dai dipendenti dell’ospedale di Malcesine
Una passata manifestazione organizzata dai dipendenti dell’ospedale di Malcesine
Una passata manifestazione organizzata dai dipendenti dell’ospedale di Malcesine
Una passata manifestazione organizzata dai dipendenti dell’ospedale di Malcesine

Una marcia a piedi da Malcesine fino alla sede della Regione Veneto a Venezia per tenere alta l'attenzione sull'ospedale di Val di Sogno e, in particolare, per chiedere di mantenere pubblico il servizio di emergenza con l'ambulanza, oltre al punto di primo intervento e tutta la struttura sanitaria dell'alto Garda. LE FIRME RACCOLTE. Un gruppo di dipendenti del nosocomio melsineo, sostenuto dalle minoranze di Malcesine, ha deciso così di organizzare questo inedito «coast to coast» del Veneto, e consegnare di persona al governatore Luca Zaia e all'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin le oltre 3.500 firme raccolte proprio per sostenere l'ospedale e scongiurare la possibile esternalizzazione del servizio emergenza. Con loro ci saranno anche tanti cittadini decisi a sostenere l’iniziativa. Il corteo si svilupperà su circa 185 chilometri, che verranno percorsi tutti a piedi, in otto tappe. La partenza è prevista per questa mattina alle 8,30 da piazza Statuto a Malcesine. SI PARTE. Il primo giorno i manifestanti cammineranno per trentadue chilometri fino a Garda. La seconda giornata li vedrà fare una deviazione a Caprino, per passare simbolicamente all'ex ospedale del paese montebaldino, oggi centro polifunzionale, e concludere il programma giornaliero di ventidue chilometri all'ospedale di Bussolengo. LE TAPPE. Nelle tappe successive si passerà pure per San Martino Buon Albergo e ci saranno soste alle strutture sanitarie di Lonigo e Padova, quindi a Mira e infine l'arrivo nel capoluogo della regione. L'intenzione degli organizzatori è arrivare a palazzo Balbi a Venezia per mercoledì 30 e incontrare i politici regionali ai quali consegnare un libretto in cui sono inserite tutte le firme raccolte e le iniziative fin qui portate avanti a sostegno del nosocomio gardesano. SLOGAN E STRISCIONI. «Marceremo in modo pacifico per sostenere il nostro ospedale con striscioni e slogan», affermano gli organizzatori. «Nella settimana di marcia ci alterneremo di volta in volta. Ad oggi i partecipanti saranno almeno una cinquantina ma contiamo di avere numerose adesioni dell'ultimo minuto, dal momento che chiunque può partecipare e unirsi a noi, in qualsiasi momento, anche durante le varie tappe che si susseguono giorno dopo giorno». «Il programma», proseguono gli organizzatori, «potrà subire delle variazioni a seconda di quando si riunirà il consiglio regionale, se la data per qualche motivo sarà cambiata». Nel frattempo tra i sostenitori dell'ospedale di Malcesine si sono aggiunte due persone speciali. L’ATLETA SOLIDALE. Durante l'ultima International Lake Garda Marathon, che si è svolta tra Malcesine, Torbole e il territorio circostante in Trentino, il malcesinese Gino Modena ha voluto offrire un doppio valore sociale alla gara correndo la maratona assieme alla figlia Giulia di 11 anni. La ragazzina è affetta da una rara sindrome che le provoca disturbi oculari, malformazioni cardiache, sordità, problemi al naso e altro ancora. Modena, che in passato con la figlia grazie a una speciale bicicletta «a spinta» creata da lui stesso, ha partecipato simbolicamente alla durissima prova della salita di Punta Veleno a Brenzone, non solamente ha deciso di partecipare alla classica corsa di 42 chilometri con Giulia ma a voluto andare oltre. UN TRAGUARDO SPECIALE. Indossando per solidarietà le maglie gialle degli amici dell'ospedale di Malcesine, dove c'è stato un contributo importante durante il percorso di riabilitazione della ragazzina, Gino Modena con grande determinazione ha voluto fare ancora di più. Allungando la maratona di tre chilometri ha deciso di arrivare a un traguardo speciale. Ovvero di tagliare il nastro davanti alla struttura sanitaria di Val di Sogno, dove ad attendere la coppia c’era un gruppo festante con palloncini colorati, striscioni e anche regali per Giulia per una speciale festa di solidarietà. •

Emanuele Zanini

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