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«Collettore a rischio finanziamenti»

C’è attesa per la prima presentazione del progetto definitivo del nuovo collettore fognario del Garda lungo la sponda veronese, in programma oggi dalle 17 nella sede dell’Ordine degli ingegneri di Verona nell’ambito del convegno dedicato alla qualità delle acque e delle rive gardesane organizzato con Legambiente Verona e Azienda gardesana servizi Spa. «È voce diffusa che sia stata modificata una parte del progetto che ha portato al finanziamento dell’opera durante il governo Renzi», osserva il senatore veronese del Pd Vincenzo D’Arienzo dei 220 milioni di euro preventivati per l’opera, di cui 88 per la parte veronese, sono 100 quelli messi a disposizione dal Ministero, di cui 40 per la sponda veronese. «Pare che in alcuni tratti il nuovo collettore non sarà più sotto la sede stradale della Gardesana orientale, ma sulla riva del lago di Garda», prosegue D’Arienzo, «se così fosse, lancio subito un segnale di pericolo non solo perché sono contrario a un’ipotesi che riporta vicino alle acque le tubazioni fognarie ma anche perché ricordo che quando abbiamo trattato il tema per ottenere i finanziamenti dal Ministero la novità era proprio togliere i tubi dalle acque e portarli sotto la strada». Il deputato del Pd poi si pone la domanda: «Se si modifica quel progetto siamo sicuri che qualche contrario non reagisca e metta a rischio il finanziamento?». Il riferimento è al M5S «da sempre contrario all’opera» e oggi forza di governo. •

K.F.

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