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Prime ipotesi dell'Arpav

Sul lago chiazze
dal cattivo odore:
Fenomeno naturale

Da alcuni giorni sono comparse in superficie macchie maleodoranti
La sostanza marrone che galleggia sul lago (Pecora)
La sostanza marrone che galleggia sul lago (Pecora)
Chiazze maleodoranti nel Garda (video Pecora)

Questa mattina i funzionari di Arpav stanno facendo campionamenti sulle acque superficiali del Garda che in questi giorni vicino alle coste hanno assunto un colore marrone, presentando a pelo d’acqua delle chiazze e venature melmose marroncino chiaro e maleodoranti. Il fenomeno è diventato particolarmente evidente ieri pomeriggio su buona parte della costa veronese del lago, da Torri del Benaco a Peschiera del Garda, portando diversi cittadini ad effettuare segnalazioni.
 
Qualcuno, allarmato dal forte odore marcescente, ha pensato si sia trattato della rottura del collettore fognario, tanto da allertare Azienda gardesana servizi (da cui arriva però la rassicurazione che non ci sono stati sversamenti a lago), mentre qualcun altro ha associato il fenomeno a dei possibili scarichi abusivi.
In attesa dei risultati delle analisi di Arpav, un primo parere di chi si occupa della salute delle acque del Garda è che non si tratti di un caso di inquinamento bensì di un fenomeno naturale con ogni probabilità dovuto alla fine del periodo vegetativo di un particolare tipo di alga, l’alga verde filamentosa, che nella tarda primavera termina il suo ciclo vitale decomponendosi. Se la causa fosse accertata, si tratta di un effetto che si verifica ogni anno ma è diventato più evidente e importante in questi giorni per la compresenza di diversi fattori come correnti, irraggiamento solare e temperature elevate. In alcuni punti si nota anche la produzione di schiuma, che dal colore sarebbe invece da attribuire al ciclo vitale del fitoplancton. 
 
 
Pur trattandosi con ogni probabilità di un fenomeno naturale, il suo effetto visivo e olfattivo non sta presentando al meglio il lago di Garda alle numerose persone che stanno riprendendo a frequentare i paesi lacustri: oltre ai residenti ci sono i primi visitatori della città e dell’entroterra, impressionati dal cattivo odore e dal colore marrone dell’acqua. 

Katia Ferraro

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