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Bassi e Salemi bocciano le scelte della giunta Zaia

Il consigliere  Pd Orietta Salemi
Il consigliere Pd Orietta Salemi
Il consigliere  Pd Orietta Salemi
Il consigliere Pd Orietta Salemi

Anche i consiglieri Andrea Bassi, di Centrodestra Veneto, e Orietta Salemi, del PD, non sono contenti di quanto è avvenuto in Quinta. «In Commissione sono stati corretti e riscritti i punti che avevano originato malintesi», ha detto Bassi, «e quindi bene per la conferma che i posti riabilitativi sono cinquanta più i trenta extra-regionali, bene per i dodici posti di ospedale di comunità, molto male per il Punto di primo intervento: tutti in minoranza avevamo chiesto che restasse operativo ventiquattro ore. Ora», mette in guardia Bassi, «bisognerà capire quali saranno le attività riabilitative che rimarranno e se verranno stanziate risorse per intervenire sulla struttura ospedaliera. Diversamente, non vedo alcuna alternativa all’ipotizzato bando per assegnare l’intero nosocomio ad una società privata». Anche la consigliera del Pd non concede sconti alla giunta Zaia: «Come per la riforma delle Ulss», ha sbottato la Salemi, «ancora una volta ha pesato la politica più della programmazione nella riorganizzazione della rete ospedaliera, purtroppo. Alcune scelte sono inspiegabili a parità di condizioni di strutture tra le diverse Ulss e anche all’interno di una stessa Ulss. Un esempio è il Punto di primo intervento di 12 ore a Malcesine, che meritava sicuramente la conferma di operatività su 24 ore, come legittimamente è stato fatto a Bovolone. Ora sarà compito del direttore generale dell’Ulss 9 avviare l’attivazione di quanto previsto nelle schede sanitarie per evitare che, come già successo, i servizi di cura rimangano solo sulla carta».

G.M.

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